
La Guardia Costiera ha lanciato la campagna #PlasticFreeGC per sensibilizzare i giovani ad un ambiente marino libero dalla plastica.
Ogni anno sono versati 8 milioni di tonnellate di plastica negli oceani, 100mila animali marini sono uccisi dalle microplastiche, il 90% dei rifiuti nel Mar Mediterraneo è composto dalla plastica e 1500 tonnellate di microplastiche vengono recuperate sulle spiagge italiane.
Sono questi i numeri impressionanti della plastica che sta soffocando il mare e gli oceani. Un dato davvero preoccupante se si considera che la plastica, nella fattispecie le microplastiche, sono entrate a far parte della catena alimentare marina, in quanto scambiate dagli animali per cibo.
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La situazione è estremamente grave. Per questo motivo, le Nazioni Unite e l’Unione Europea si stanno muovendo verso una serie di interventi mirati a fermare definitivamente la produzione della plastica ed a ripulire l’ambiente, nella fattispecie marino, da quella che c’è già nel più breve tempo possibile e nell’ottica dell’ecosostenibilità. In questo senso, il clamore mediatico alzato dall’attivista sedicenne svedese Greta Thunberg sta accelerando il percorso green delle nazioni del mondo, consolidando nelle coscienze l’interesse ed il bisogno di ritornare al rispetto della natura per viverci in armonia.
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Anche l’Italia fa la sua parte con la campagna Plastic Free. Su questo tema abbiamo intervistato il Capitano di Vascello Alessandro Ducci, Capufficio della Direzione Marittima di Bari.
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Comandante Ducci, la Guardia Costiera ha lanciato la campagna Plastic Free: in cosa consiste?

«La Guardia Costiera abbina l’attività di vigilanza lungo le coste all’attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale. A seguito di un accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente è partita la campagna di comunicazione e di educazione ambientale sul problema della dispersione delle microplastiche nell’ambiente marittimo e costiero dal nome #PlasticFreeGC, che ci vedrà impegnati su tutti i canali di comunicazione ed in tutte le scuole italiane per parlare ai più giovani di quanto sia importante non inquinare il mare con materiale plastico».
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Quando è partita la campagna e quanto dura?
«La campagna è partita ad aprile e terminerà a novembre. In questi giorni la RAI ha scelto come location l’area marina protetta di Torre Guaceto per la realizzazione di uno spot Pubblicità Progresso sulla tematica Plastica Free. Saremo presenti in numerose trasmissioni televisive ed effettueremo una serie di conferenze in tutte le scuole di ogni ordine e grado, fino all’ambiente universitario. In più, ci sarà una collaborazione con l’evento Jova Beach Tour di Lorenzo Jovanotti, che si svolgerà per tutta l’estate. Avremo un’apposita app per smartphone sul Jova Beach Party in cui ci saranno consigli proprio in materia di sicurezza in mare e tutela dell’ambiente marino».
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Comandante Ducci, avete già raccolto dei dati da fornire?
«L’attività è in pieno svolgimento, faremo un consuntivo a dicembre».
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Questa attività rientra anche nel controllo della pulizia delle spiagge in vista dell’estate? Da qualche mese si parla di multe per chi dovesse gettare plastica o mozziconi di sigarette sulla spiaggia…

«Non confondiamo la Guardia Costiera con compiti di pulizia delle spiagge. La nostra è un’attività di sensibilizzazione e di diffusione del messaggio relativo alla tutela dell’ambiente marino. Per quanto riguarda il controllo della pulizia delle spiagge ci sono le amministrazioni comunali che contribuiranno a far sì che anche le spiagge libere abbiano un assetto che le renda agibili».
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Dunque, stop alla plastica e liberi da essa. Sarà questo il leitmotiv di questa estate. Un dovere nei confronti del futuro, una necessità per tornare a vivere bene il presente. Molte coscienze sono pronte a questo passo epocale, tanti governi sembrano aver compreso il pericolo globale e si stanno adoperando per trovare i rimedi, ma il cittadino, nel suo piccolo mondo ristretto, pieno di problemi, incongruenze e difficoltà economiche quotidiane, riuscirà a capire che è necessario eliminare ora la plastica per sopravvivere e migliorare la sua condizione di vita?
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