Plastica biocompostabile, le spiagge pugliesi dicono sì

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La plastica biocompostabile sarà usata negli stabilimenti balneari e spiagge libere pugliesi

Un kit di plastica biocompostabile che sarà utilizzata dagli stabilimenti balneari pugliesi

La plastica biocompostabile sarà utilizzata negli stabilimenti balneari e spiagge libere pugliesi durante la prossima stagione balneare. Lo stabilisce l’ordinanza balneare 2019 della Regione Puglia. Il provvedimento è il risultato del confronto fra sindacati dei balneari, associazioni ambientaliste ed imprese, uniti nella battaglia ecologista per l’eliminazione della plastica non degradabile. «La Puglia è la prima regione in Italia a rinunciare alla plastica non degradabile per salvare il mare pugliese. Così anticipiamo anche l’attuazione della direttiva comunitaria che vieterà dal 2021 l’utilizzo della plastica monouso», ha detto Raffaele Piemontese, assessore al bilancio e demanio marittimo della Regione Puglia.

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Plastica biocompostabile, d’accordo imprese, associazioni e sindacati

Il percorso sostenibile che ha portato all’ordinanza regionale per l’utilizzo della plastica biocompostabile negli stabilimenti balneari e spiagge libere è partito dalle imprese balneari in maniera volontaria. «Abbiamo constatato che la sabbia ed il mare dei nostri stabilimenti balneari sono pieni di microplastiche», ha detto Fabrizio Santorsola, imprenditore-guida del movimento per l’utilizzo della plastica biocompostabile. Le istanze degli operatori del settore, quindi, sono state accolte dalla Regione Puglia che ha incontrato i sindacati dei balneari Sib-Confcommercio, Cna balneari, Oasi Confartigianato e Fiba Confesercenti, le associazioni ambientaliste Legambiente Puglia e WWF Puglia per giungere alla redazione dell’ordinanza regionale. Anche l’Ager Puglia ha dato il proprio contributo per le linee guida dell’ordinanza regionale.

Plastica biocompostabile, nascono i gruppi di acquisto d’imprese balneari

L’imprenditore Fabrizio Santorsola

La fase successiva è l’organizzazione delle imprese balneari in gruppi di acquisto per la fornitura di materiale compostabile ad un prezzo accessibile e più interessante possibile. Servono 4-5 dimensioni di bicchieri e contenitori da asporto e 3 dimensioni di piatti per i pasti negli stabilimenti balneari. Il materiale biocompostabile, che può essere formato di polpa di cellulosa o eco-plastica, dovrà essere smaltito nell’umido. «Ci aspettiamo che la frequenza della raccolta differenziata dell’umido durante la prossima stagione estiva sia adeguata alla crescita di questa frazione. Dobbiamo creare anche una coscienza ecologista in tutte le fasce della popolazione ed un’educazione ambientale che parta dalle scuole», insiste Santorsola.

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L’estate 2019 in Puglia sarà più green con la plastica biosostenibile

L’estate 2019 in Puglia, quindi, si preannuncia più sostenibile con l’utilizzo della plastica biosostenibile da parte delle imprese balneari e nelle spiagge libere, e questo sicuramente porterà vantaggi al turismo pugliese, da tempo in crescita esponenziale. L’Assessorato al Turismo della Regione Puglia e Pugliapromozione mettono in evidenza che la regione è una destinazione in crescita sui mercati europei, anche grazie alla promozione di questi anni ed allo sviluppo dei collegamenti aerei diretti. La Puglia si affaccia anche su nuovi promettenti mercati extraeuropei, nei quali comincia ad essere conosciuta e desiderata. Gli arrivi crescono del +3% nei primi otto mesi dell’anno, percentuale che sale al 10% se si parla solo di stranieri. Il tasso d’internazionalizzazione sale di 2,5 punti percentuali (dal 22,8% del 2017 al 25,3% del 2018). La città di Bari nello scenario regionale si è posizionata nel 2018 al secondo posto per numero di presenze subito dopo Vieste, che ha una vocazione antica e naturale al turismo balneare.

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