
La plastica monouso è stata vietata dall’Unione Europea.

L’uso di prodotti in plastica monouso è stato vietato in maniera definitiva dal Parlamento europeo entro il 2021. Non potranno essere usati, per esempio, piatti, posate, cannucce, bastoncini cotonati, mescolatori per bevande ed aste per palloncini. La direttiva è una sorta di “calendario” della sostenibilità per gli Stati membri. La raccolta del 90% di bottiglie di plastica dovrà avvenire entro il 2029 attraverso sistemi di cauzione-deposito, come quelli già esistenti per alcune bottiglie di vetro. Le bottiglie di plastica dovranno essere prodotte con contenuto riciclato almeno del 25% entro il 2025 e del 30% entro il 2030. Greenpeace Italia chiede al Governo italiano di recepire tale direttiva e rafforzarla con la responsabilizzazione dei produttori e l’introduzione di obiettivi vincolanti per ridurre i consumi di prodotti in plastica monouso. Secondo l’organizzazione ambientalista, l’Italia deve anche sostituire i prodotti in plastica monouso con quelli in plastica biodegradabile.
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Plastica monouso, il percorso “virtuoso” della Puglia

La Puglia nel frattempo ha già intrapreso un percorso “virtuoso”. Un accordo sottoscritto tra Regione Puglia, Corepla, Ager, Autorità portuale del Mare Adriatico Meridionale ed Arpa Puglia favorirà lo sviluppo di buone pratiche. L’intesa, inoltre, propone d’incentivare la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica monouso e le attività di “Fishing for litter” per monitorare quantità e tipologie di rifiuti provenienti dalle imbarcazioni e scaricati in uno o più porti del territorio regionale. “La Puglia compie un passo avanti decisivo perché la plastica monouso sarà raccolta non solo attraverso il Consorzio ma anche con le marinerie dei pescatori pugliesi” ha detto Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. Un “banco di prova” potrà essere già l’estate 2019.
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Estate 2019 in Puglia: stop alle plastiche monouso e via libera alle bioplastiche
La prossima estate 2019 in Puglia, quindi, sarà all’insegna del riciclo degli imballaggi in plastica monouso. I comuni di Molfetta, Barletta, Manfredonia, Brindisi, Castellaneta e Porto Cesareo, infatti, saranno protagonisti di una singolare competizione. Il premio finale sarà un parco giochi in plastica riciclata donato alla cittadinanza. L’ordinanza per tutti gli stabilimenti balneari, inoltre, vieta l’utilizzo della plastica negli stabilimenti balneari e sulla riva del mare.
Plastica monouso, il progetto Fishing For Litter fra le Tremiti, Barletta e Molfetta
Il progetto sperimentale “Fisghing for litter” è stato avviato nel tratto di mare fra le Tremiti e Molfetta per quantificare e verificare l’effettiva riciclabilità dei rifiuti raccolti dai pescatori che utilizzano il sistema di pesca a strascico. L’iniziativa coinvolge 9 imbarcazioni e 36 addetti. I pescatori hanno percorso circa 100 miglia per ogni giornata di attività, separato il materiale estraneo dal pescato e lo hanno conferito nei cassonetti posizionati nell’area portuale. Secondo i dati, sono stati raccolti e selezionati circa 1.200 chilogrammi di rifiuti ed esaminati più di 400. Il campione analizzato è formato di plastica non imballaggio (44%), altre frazioni (40%), di cui stracci (27%), corde in canapa ed imballaggi in plastica (16%), di cui il 9% di film, 3% di bottiglie e flaconi, 1% di polistirolo espanso, 0,03% di piatti e bicchieri. L’attività, resa possibile grazie al fattivo contributo di Assopesca, è stata avviata anche a Barletta ed a breve sarà estesa a Manfredonia ed in altri comuni costieri.
Plastica monouso, il supporto di Legambiente Puglia
Un ottimo supporto al progetto Fishing For Litter sarà offerto da Legambiente Puglia. L’associazione si occuperà delle attività di formazione e promozione con interventi di sensibilizzazione sul tema del marine litter rivolti ai cittadini e soprattutto alle scuole. Sono stati realizzati progetti a Porto Garibaldi (Fe), nell’Arcipelago toscano, a Manfredonia (Fg) e Terracina (Lt). «Da tempo Legambiente contrasta il marine litter con progetti sperimentali. Questo progetto sperimentale permette ai pescatori di riportare a terra i rifiuti rimossi dai fondali marini, un’attività prevista dalla direttiva europea Marine Strategy ma vietata in Italia dalle normative vigenti. Serve approvare una legge che consenta ai pescatori di dare continuità alle attività di raccolta e corretto smaltimento dei rifiuti evitando il rischio di sanzioni» ha detto Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia.
Plastica monouso, la Puglia ha migliorato le proprie performance
La Puglia ha migliorato anche le proprie performance di riciclo e recupero di plastica. Secondo i dati del Corepla, si è passati nel 2018 da 14 a 17 chilogrammi pro-capite annui. “E’ un segnale importante per una regione con un’alta vocazione turistica che coniuga la promozione del proprio territorio alla necessità di uno sviluppo sostenibile” ha commentato Antonello Ciotti, presidente del Consorzio per la raccolta, il riciclo e recupero degli imballaggi in plastica. Secondo Gianfranco Grandaliano, direttore generale dell’Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti, “stiamo creando un corridoio virtuoso che permetterà di riciclare una parte importante di questi rifiuti che potranno trovare nuova vita al di fuori del mare o delle discariche. Sarà importantissimo, come per la raccolta differenziata, il contributo di civiltà dei cittadini pugliesi”.