Parchi da visitare: aree protette da visitare in Italia

Quali parchi visitare per una gita fuoriporta o per una settimana rilassante all’insegna della natura?

turismo in montagna
Con il gran caldo di agosto, gli italiani scappano dalle infuocate città, bollenti e piene di smog ed inquinamento di ogni tipo, per trovare refrigerio al mare, in campagna o in montagna

Con il gran caldo di agosto, gli italiani scappano dalle infuocate città, bollenti e piene di smog ed inquinamento di ogni tipo, per trovare refrigerio al mare, in campagna o in montagna.

Le località balneari sono ovviamente le più quotate, raccolgono svariate tipologie di vacanzieri e offrono servizi e piaceri sempre connessi al mare. Poi c’è chi ama la campagna. Il verde “vicino casa” che dà frescura e tranquillità e rilassa la mente ed il corpo. Infine c’è la montagna. Il fresco è assicurato, la tranquillità pure. Lontana dal turismo di massa, nonostante il cambiamento climatico, in alcune zone montane anche ad agosto c’è la neve.

Ma il mare, la campagna e la montagna hanno habitat molto sensibili, che se non ben conservati possono perdere sia la loro fondamentale funzione naturalistica e sia la vocazione economica e turistica.

I parchi nazionali

Foto di kordula vahle da Pixabay

Così, quasi 100 anni fa, lo Stato Italiano ha deciso di istituire i parchi nazionali. Si tratta di aree naturali protette dove l’intervento umano è minimo e tutto è orientato al rispetto degli ecosistemi. Le comunità che vivono in queste aree o a ridosso di esse, devono rispettare rigorosamente la natura ed i suoi ritmi per valorizzarle al meglio.

Oggi i parchi nazionali sono 25: Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco nazionale del Gran Paradiso, Parco nazionale del Circeo, Parco nazionale dello Stelvio, Parco nazionale dell’Aspromonte, Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Parco nazionale della Majella, Parco nazionale del Gargano, Parco nazionale della Val Grande, Parco nazionale del Pollino, Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Parco nazionale dei Monti Sibillini, Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Parco nazionale del Vesuvio, Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, Parco nazionale dell’Asinara, Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, Parco nazionale delle Cinque Terre, Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Parco nazionale della Sila, Parco nazionale dell’Alta Murgia, Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria, Parco nazionale del Matese.

È in corso l’iter burocratico per istituire i parchi nazionali della Costa Teatina, delle Egadi e del litorale trapanese, delle Eolie, degli Iblei. di Portofino, già parco regionale. Avviato anche il progetto per l’istituzione del Parco Interregionale Delta del Po.

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871 aree protette

Foto di Kathleen Handrich da Pixabay

Ai 25 parchi, bisogna aggiungere 27 aree marine protette, 147 riserve naturali statali, 3 aree naturali protette nazionali, 14 parchi naturali regionali, 365 riserve naturali regionali e 171 aree naturali protette regionali. Complessivamente, le aree sono 871 per un totale di oltre 3mila ettari di superfici su terra ( pari al 10,5% della superficie della Repubblica Italiana), 2.853.033,93 ettari di superfici a mare e poco più di 658 km di coste (pari all’8,82% dello sviluppo costiero italiano).

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I parchi rappresentano una fetta importante del territorio italiano anche perché sono sparsi in tutto lo stivale e sono indicativi delle zone in cui sono ubicati. Ovviamente, sarebbe opportuno visitarli tutti, perché ognuno ha caratteristiche peculiari, ma soprattutto perché fa bene al corpo, allo spirito e ci apre la mente.

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Le escursioni, a piedi, con fuoristrada oppure sul dorso di animali (consigliato vivamente), sono il modo per godere meglio le bellezze paesaggistiche. Lo snorkeling e le immersioni in apnea sono indicate per le aree marine protette. Ma dopo una giornata intensa, tra passeggiate tra i boschi, osservazione degli animali nel loro habitat (molti di noi li conoscono solo di nome, mai visti realmente), spettacoli e folklore, visite alle botteghe artigiane locali ed ai monumenti naturali ed architettonici, è inevitabile approfittare dell’enogastronomia. E l’Italia sale in cattedra.

Le proloco e le associazioni locali potranno consigliarci sulle molteplici attività e peculiarità che un parco offre.

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Insomma, per le vacanze estive scegliere di visitare un parco è, forse, la scelta migliore, perché ritempra il corpo e la mente, dà piacere agli occhi e alla pancia e ristabilisce il rapporto tra la natura e l’uomo. Probabilmente in questo modo possiamo capire meglio i danni che stiamo facendo al nostro pianeta e iniziare seriamente “a correre ai ripari”.

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