La Puglia “vola” all’Hydrogen Expo 2023, la fiera dell’impatto zero

Alla tre giorni di Piacenza per raccontare gli investimenti della Regione

 

Anche la Puglia è stata protagonista dell’Hydrogen Expo 2023, la tre giorni dedicata ai protagonisti della filiera dell’idrogeno italiano, in programma a Piacenza dal 16 al 19 maggio. Durante l’evento, giunto alla seconda edizione, la Regione Puglia ha presentato i suoi piani di sviluppo per la creazione di un ecosistema incentrato sull’energia green, uno dei temi “caldi” dell’amministrazione soprattutto in seguito all’avvento del Pnrr.

Proprio nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la regione ha intercettato 40 milioni di euro (già ottenuti) grazie al bando “Hydrogen Valley”, nato per favorire la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. Con 17 progetti approvati su 26 presentati, che complessivamente cubano investimenti per 150 milioni di euro, la Puglia si piazza prima in Italia per la produzione e l’utilizzo su vasta scala dell’idrogeno, seguita dalla Lombardia con 13 progetti. Cifre che si aggiungono a una “Green Hydrogen Valley” in costruzione, che a regime svilupperà una capacità complessiva di 220 MW e che rappresenta, al momento, la principale sperimentazione italiana per l’utilizzo dell’idrogeno green per alimentare le Acciaierie d’Italia di Taranto, per la quale è già stato stanziato oltre un miliardo di euro. E proprio per questo la Puglia non poteva mancare alla fiera con un suo stand, negli spazi del Palaexpo di Piacenza.

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Lo stand della Puglia alla Fiera

«La nostra presenza a Hydrogen Expo è un’occasione ulteriore che racconta dell’attenzione e dell’impegno di Regione Puglia nel comparto dell’idrogeno – ha spiegato Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia – Con la sua strategia sull’Idrogeno, infatti, la Puglia punta a diventare hub energetico attraverso la costruzione di un ecosistema regionale finalizzato alla massima valorizzazione delle sinergie tra i diversi studi del vettore e le caratteristiche del sistema energetico e industriale del territorio, affrontando tutte le sfide del Pnrr».

H2Puglia2030, la strategia regionale sull’idrogeno

Nello stand, realizzato in compartecipazione con Acquedotto Pugliese, ARTI (Agenzia regionale per la Tecnologia e l’ Innovazione) e Puglia Sviluppo (Società in house e finanziaria della Regione Puglia), la Regione Puglia ha presentato #H2Puglia2030, la strategia regionale sull’idrogeno che include non solo le misure già adottate (come quelle su citate), ma anche quelle future. Una strategia che si basa su cinque assi portanti: produzione di energie rinnovabili, ricerca e sviluppo, sostegno e attrazione della filiera industriale sul territorio regionale, stoccaggio dell’energia, utilizzo dell’idrogeno per la mobilità sostenibile e per l’uso nelle industrie energivore, partendo dall’Acciaierie d’Italia (ex Ilva).

«Speriamo che le aziende presenti a Piacenza, grandi, medie e piccole, attive nella produzione di macchinari, nello stoccaggio e nell’utilizzo dell’idrogeno, vogliano prendere in considerazione l’idea di affacciarsi in Puglia», ha dichiarato Gianna Elisa Berlingerio, Direttora del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione. Con un attenzione specifica anche alle realtà regionali: «Vogliamo che le macchine che saranno usate per produzione, stoccaggio e distribuzione, siano prodotte in Puglia, per avere una ricaduta occupazionale visibile sul territorio».

Circa la mobilità sostenibile, Berlingerio ha ricordato come il Politecnico di Bari sia l’Hub nazionale del “Partenariato esteso sugli scenari energetici del futuro”, nonché spoke del “Partenariato esteso sulla mobilità sostenibile”, in relazione all’idrogeno. Sempre la direttora ha spiegato poi che la «Regione Puglia ha finanziato con i fondi europei la ricerca industriale sui motori navali con propulsori a idrogeno e il nuovo stabilimento della Iveco a Foggia», la cui sede è stata inaugurata alcune settimane fa, dove si costruiranno bus a idrogeno. Ma la rivoluzione green toccherà anche Ferrovie Sud-Est, che si sono appena aggiudicate 42 milioni di euro del Pnrr per la sperimentazione della mobilità a idrogeno nel Leccese. «Infine, stiamo investendo anche sulla sperimentazione di un player interazionale per la produzione di motori aeronautici a idrogeno», conclude.

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Idrogeno: quali applicazioni nel futuro?

Il modello Le Mans a idrogeno

E a proposito di motori, grande interesse ha suscitato l’auto da corsa prototipo Le Mans “parcheggiata” nello stand di Forze Hydrogen Racing, team olandese formato esclusivamente da studenti, che da 15 anni dedicano il proprio tempo a progettazione, sviluppo e produzione di auto da corsa alimentate da celle a combustibile elettriche a idrogeno. Un auto da corsa fondamentalmente elettrica che, al posto di una batteria, utilizza l’idrogeno stoccato sulla macchina e prende aria dall’esterno. «Il tutto viene mandato ad una fuel cell che poi produce elettricità da mandare ai motori elettrici», spiega la fuel cell engineer di Forze Hydrogen Racing, Cecilia Calegari. «La macchina è stata finita nel 2018 e oggi stiamo lavorando ad un nuovo prototipo. Questa auto ha corso dal 2018 fino a questa estate in una competizione che si chiama ‘Super car challenge’, un campionato che tocca Belgio, Olanda e Lussemburgo. Il principale vantaggio di questa tecnologia molto avanzata è che l’unico prodotto di scarto è il vapore acqueo!».

Le applicazioni dell’idrogeno si spingono anche verso altri lidi: dalla caldaia per la casa al carrello elevatore, dal gruppo elettrogeno ai forni destinati alle grandi industrie energivore. Il Gruppo Baxi, ad esempio, ha proposto la caldaia per uso domestico “Luna Style”, che già oggi può funzionare con una miscela fino al 20% di idrogeno. Ma Baxi sta lavorando a progetti pilota per commercializzare una caldaia 100% a idrogeno, i cui vantaggi sono le emissioni sono nulle, solo vapore acqueo completamente green. Quella dell’Hydrogen Expo 2023 è stata un’importante vetrina per le aziende e la Puglia in particolare, con oltre 7 mila visitatori e gli oltre 150 espositori in 8mila metri quadri di esposizione, che hanno accolto, inoltre, 14 convegni con 100 relatori.

Grande la soddisfazione espressa da Fabio Potestà, organizzatore della Fiera: «Nonostante l’alluvione, che nel giorno di inaugurazione della fiera ha colpito la regione Emilia-Romagna, interrompendo di fatto una delle principali arterie di comunicazione Nord-Sud, non possiamo che essere soddisfatti per l’enorme quantità di visitatori, molti dei quali dall’elevato profilo specialistico, raccolti dalla kermesse piacentina nei tre giorni di apertura. A contribuire a questo successo sono stati certamente la grande quantità dei convegni e la qualità dei relatori, che hanno richiamato un consistente numero di partecipanti, i quali spesso hanno dovuto assistere in piedi agli eventi».

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