
Emergenza caldo in Puglia: a Bari previste temperature oltre i 40 gradi. I consigli per superare l’afa sia col fisico che con la testa
Emergenza caldo: sta per attanagliare nuovamente la Puglia, con un’ondata di afa che farà lievitare verso l’alto il termometro. Nei prossimi dieci giorni, infatti, si arriverà a picchi oltre i 40°.
Tornano attuali i servizi che tutti i Comuni, a cominciare da quello di Bari, hanno predisposto per garantire una maggiore tutela per le persone in situazione di estrema fragilità e solitudine. Un’iniziativa per fronteggiare l’emergenza caldo e l’aumento dei disagi legato allo svuotarsi della città. “Quest’estate la rete cittadina del Welfare non solo sta assicurando tutti i servizi ma, in alcuni casi – ha evidenziato l’assessore al Welfare, Francesca Bottalico – sta raddoppiando gli interventi. È il caso della somministrazione dei pasti previsti ad agosto presso il centro diurno comunale Area 51”.
Emergenza caldo e anziani
Ma se i consigli anti–caldo sono noti (dal bere molta acqua all’evitare di uscire nelle ore più afose), c’è anche un problema ‘psicologico’. Non a caso, tra le iniziative intraprese dal Comune di Bari, c’è un presidio per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sugli anziani in modo da allertare gli utenti che frequentano la struttura e gli anziani inseriti nella banca dati della “Sorveglianza attiva” attraverso delle telefonate mirate.
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Per fronteggiare l’emergenza caldo, agli over 65 è offerta la possibilità di usufruire delle prestazioni fornite dallo sportello per consulenze psicologiche. Inoltre è attivo un numero verde gratuito (800 063 538), che consente agli anziani di ricevere ascolto e supporto nei momenti di bisogno. Attraverso Telefono amico è possibile raccogliere le segnalazioni in merito a situazioni emergenziali e di emarginazione, che vengono poi trasmesse ai servizi territoriali competenti (servizi sociali, Municipi, P.I.S.) in modo da avviare le procedure necessarie al sostegno.
Emergenza caldo: consigli per fronteggiare le alte temperature
Caldo e sbalzi di temperature possono anche comportare depressione. “In estate, spesso, gli anziani passano molto più tempo da soli, perché magari i figli partono e nipoti non ci sono –

evidenzia Valentina Contento, psicoterapeuta individuale e di comunità –. Questa è una condizione che li porta ad avvertire maggiormente i segnali di stanchezza e affaticamento”. Per contrastare questa situazione, c’è sia un suggerimento pratico – “Necessario idratarsi, bere acqua perché così si mantiene il livello idrico nel corpo che permette anche a farmaco che si assume di mantenere un equilibrio nel corpo e quindi non dare picchi di sbalzi d’umore”, spiega la Contento -, che uno altrettanto ‘sociale’: “E’ importante – sottolinea la psicoterapeuta – creare una rete con i coetanei (e non solo) e intrecciare una rete sociale, partecipando alle iniziative e riuscendo a porre un sostegno che impedisca di sentirsi soli e abbandonati. Così si riesce a non sviluppare sintomatologia depressiva e incrementare disagio. C’è una certezza: contro la solitudine – ribadisce – è fondamentale la socializzazione”.
Emergenza caldo: le iniziative
Tra le altre iniziative del Comune, c’è il pony della solidarietà. Consente a quanti non possono uscire di casa e non godono del sostegno della rete familiare di ricevere a domicilio beni di prima necessità, come alimenti e medicinali. E poi, fino al 31 agosto, 20 anziani in particolare stato di disagio socio-economico potranno usufruire di un pasto al giorno a domicilio.
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Prosegue 24 ore su 24 anche il lavoro del P.I.S. – Pronto Intervento Sociale. In un’ottica di prevenzione e pronto intervento, raccoglie e intercetta le situazioni di bisogno più urgenti su tutto il territorio cittadino.
Interventi concreti, come dimostrano i numeri. Lo scorso anno, da giugno a settembre, sono state 427 le persone segnalate (263 senza dimora, 219 migranti, 109 minori, 45 anziani, 72 persone con problematiche sanitarie) e 257 gli interventi sul posto (118 interventi di accoglienza con 100 inserimenti nei centri di accoglienza notturna, 41 per persone con problemi di dipendenza, 45 per persone con difficoltà psichiatriche e 23 per cittadini con problemi di sfratto).