
Frutta e verdura di stagione, proteine, carboidrati e legumi per una alimentazione che ci permetta di affrontare il freddo. Ma sempre e solo di qualità
Dopo l’estate, torniamo a parlare di alimentazione. Terminato il caldo intenso, ora il nostro fisico e la nostra mente si devono abituare al cambio di stagione. Cambiano i nostri ritmi di vita e lavorativi, si abbassano le temperature e si riducono le ore di luce. Si ritorna all’ora solare e si dorme di più. Queste naturali alterazioni condizionano molto la vita, ma una corretta alimentazione riduce di molto gli effetti negativi.
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Cosa mangiare dopo l’estate

Per parlare di sana e corretta alimentazione autunnale ed invernale, abbiamo sentito la dott.ssa Roberta Roberto, biologa nutrizionista, membro dell’ILMA, Italian Lifestyle Medical Association, alla quale abbiamo chiesto: dopo l’estate, cosa dobbiamo mangiare?
«Dopo l’estate dovremmo essere più riposati. Anche l’organismo si è rimesso in forma. Ora dobbiamo prepararci per l’inverno. Ci aspettano il freddo, i virus influenzali e lo stress del lavoro. L’ alimentazione, anche in questo periodo è importante. Come per l’estate, bisogna sempre affidarsi a quello che la natura ci propone. La regola è sempre la stessa. Inizia l’inverno ed iniziano i cibi ricchi di vitamine, vitamina C, vitamina A, le arance, i cavoli, i cavolfiori, tutto ciò che è di stagione è adeguato».
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Alimentazione invernale
«In inverno – continua la nutrizionista – si è portati a mangiare cibi più elaborati, più costruiti, più grassi, ma non si deve rinunciare alle vitamine, ai sali minerali, all’apporto nutrizionale che viene dalla frutta e dalla verdura. Mentre carne, pesce, proteine, carboidrati, pane, pasta, pizze sono sempre uguali sia d’estate che d’inverno, la frutta e la verdura cambiano a seconda della stagione. Ovviamente, bisogna avere sempre un occhio di riguardo sulla qualità del cibo che si mangia, puntando sui grassi vegetali, olio d’oliva, oppure su grassi animali, salumi senza additivi aggiunti, carne certificata allevata a terra e in allevamenti non intensivi. Deve esserci sempre un equilibrio tra le varie categorie di proteine. Ci sono anche le proteine dei legumi, che sono in questo periodo più appetibili e digeribili. Alimenti come i cachi che coprono finestre temporali molto piccole, vanno mangiati perché le sostanze peculiari di quell’alimento poi vengono perse e non c’è un altro frutto che può sostituirlo. Cavoli, cavolfiori, prettamente invernali, sono ricche di antiossidanti ed antitumorali».
La settimana tipo
Se volessimo fare una settimana tipo, cosa dovremmo mangiare il lunedì?
«Più che essere legata ai giorni, farei una suddivisione delle proteine perché è quello che fa la differenza. Frutta e verdura devono essere presenti ogni giorno, a colazione, a pranzo, gli spuntini e la cena. Anche accompagnati con la pasta, come contorno o come secondo, tipo frittate, tortini al forno, anche contemporaneamente nello stesso pasto e con varietà. Su frutta e verdura non bisogna mai lesinare. Farei una divisione settimanale delle proteine: tre o quattro volte, anche di più, i legumi, tre volte il pesce, due volte i formaggi, due volte le uova e due o tre volte la carne, compresi i salumi».
Dopo l’estate, tornano pasta al forno e parmigiana?
Riprendendo quanto detto prima dell’estate, si può tornare a mangiare pasta al forno e parmigiana?
«Certo. La pasta al forno va benissimo anche perché è un piatto abbastanza completo, con sugo di carne per esempio, magari sperimentando anche con le verdure. La parmigiana non è proprio di questo periodo, perché le melanzane sono soprattutto primaverili ed estive. Diciamo che la parmigiana va gustata solo in alcuni periodi, non in maniera quotidiana. Melanzane e zucchine oggi si trovano sempre nei supermercati perché sono prodotti spesso di serra. Si possono però sostituire con altre verdure, ad esempio la zucca che è importantissima per tutto l’inverno, perché è molto versatile e si potrebbe provare a fare una parmigiana di zucca al posto delle melanzane».
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«I prodotti fuori stagione – conclude la dott.ssa Roberto – sono meno ricchi di sostanze peculiari di quel prodotto. Quando parliamo di alimentazione è importante non mangiare sempre le stesse cose. Ci dobbiamo affidare a quello che la natura ci dà, è lei che ci insegna come mangiare».