
Un altro parco eolico al largo del basso Adriatico dopo quello previsto al largo delle acque di Brindisi. Quali i vantaggi? Intanto parte il confronto con la società civile
Si torna a parlare di parchi eolici galleggianti in Salento. A poco meno di un mese dalla presentazione agli organi competenti del progetto Kailia Energia nelle acque al largo di Brindisi, Falck Renewables e BlueFloat Energy in partnership stanno per depositare la documentazione necessaria per avviare l’iter autorizzativo relativo al progetto Odra Energia, un parco eolico marino galleggiante che dovrebbe sorgere al largo della costa meridionale della provincia di Lecce, per la precisione tra Otranto e Castro. Al contempo, sarà depositata la richiesta di concessione demaniale marittima presso il Ministero delle Infrastrutture e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale.
Tutti i numeri del parco eolico marino tra Otranto e Castro
La capacità massima installata prevista per questo progetto è pari a circa 1,3 GW. La produzione annuale stimata è pari a circa 4 TWh, equivalente al consumo di oltre un milione di utenze domestiche italiane e alla mancata emissione in atmosfera di oltre 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica. L’impianto verrà sistemato all’altezza di Santa Cesarea Terme a 10 km. di distanza dalla costa.
Perché un parco eolico marino galleggiante
L’eolico marino galleggiante gioca un ruolo chiave nel processo di transizione energetica. I parchi che sfruttano questa tecnologia avranno un ruolo centrale nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nazionali al 2030, contribuendo significativamente all’autonomia energetica del Paese, nel pieno rispetto degli ecosistemi.
Questa tecnologia consente il posizionamento delle pale in acque più profonde, come quelle del Mar Mediterraneo, nonché la realizzazione degli impianti ancorati al fondale e non incastrati nella roccia e più al largo rispetto ai parchi eolici marini tradizionali. Questa caratteristica, oltre a minimizzare gli impatti sull’ambiente marino e terrestre durante tutte le fasi del progetto, permette di intercettare la risorsa eolica laddove è più abbondante, aumentando l’efficienza degli impianti.
I vantaggi per l’ambiente
Sono diversi i motivi che hanno portato Falck Renewables e BlueFloat Energy a privilegiare le acque del basso Salento per la realizzazione di parchi eolici galleggianti. In primo luogo la risorsa-vento, particolarmente sfruttabile; quindi la presenza di fondali profondi ma con pendenze non troppo elevate e la possibilità di contribuire allo sviluppo del territorio in maniera sostenibile, anche attraverso la produzione di idrogeno verde proprio attraverso i parchi eolici. Il tutto nel quadro della tanto auspicata transizione ecologica alla base della mission dell’ omonimo Ministero, che già da luglio aveva inserito sul proprio sito la richiesta di manifestazione d’interesse, rivolta a tutti i soggetti imprenditoriali che fossero in grado di proporre progetti rientranti nella tipologia indicata.
Tutelata la società civile
A questi dati si aggiungono quelli di natura socio-economica. Oltre alla generazione di energia pulita, il progetto Odra Energia prevede, infatti, un approccio di collaborazione e di condivisione di valore con le comunità pugliesi interessate dall’impianto, prima ancora che questo venga realizzato. E, come già per il primo progetto Kailia Energia al largo di Brindisi, Falck Renewables e BlueFloat Energy hanno scelto la strada della consultazione preliminare (scoping), una fase facoltativa finalizzata a indirizzare al meglio i contenuti dello studio di impatto ambientale per la successiva procedura di VIA.
Un vantaggio per l’occupazione locale

Già sono partiti gli incontri con gli interlocutori del territorio leccese per instaurare un rapporto continuativo di ascolto e dialogo sulla proposta progettuale, per farne comprendere le specificità e raccontarne le caratteristiche distintive, basate sulla creazione di una forte e qualificata filiera industriale. In breve questi sono i vantaggi che la creazione del parco eolico marino galleggiante tra Otranto e Castro produrrebbe:
- posti di lavoro stabili nel medio-lungo termine: durante la fase di fabbricazione, assemblaggio e costruzione del parco si stima la creazione di 1.500 posti di lavoro diretti, numero che potrebbe crescere fino a circa 4.000 nei periodi di massima necessità. Dopo l’entrata in esercizio del parco, si stimano oltre 150 posti stabili per attività di manutenzione, di cui circa l’80% da risorse locali;
- approvigionamento locale: le forniture di beni e servizi per la realizzazione e manutenzione del parco eolico marino galleggiante coinvolgeranno in via prioritaria le aziende del territorio, con valorizzazione della manodopera locale e ampliamento delle competenze correlate alla sostenibilità energetica;
- ricadute positive sul settore terziario: importanti opportunità per le imprese del territorio, durante le fasi di realizzazione e di esercizio del parco;
- sviluppo dei porti: il progetto si appoggerà ai porti della regione, sia per le attività di costruzione sia per quelle di manutenzione, offrendo la possibilità di diversificare la natura delle infrastrutture, la quantità e la qualità dei servizi offerti a supporto dell’eolico marino galleggiante anche per altri progetti che si serviranno della medesima tecnologia nel Mar Mediterraneo;
- innovazione, ricerca e sviluppo: opportunità per Università e distretti tecnologici di venire a contatto con strumenti e tecnologie di assoluta avanguardia.