
L’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito la medicina termale nei propri obiettivi fino al 2025
Un rimedio naturale, piacevole e rilassante, e anche privo di controindicazioni. Stiamo parlando delle acque termali, un vero e proprio toccasana per “anima e corpo” conosciuto sin dall’antichità. Effetti benefici detossinanti e antinfiammatori che agiscono sui sistemi cardiovascolare, muscolare e scheletrico, migliorando la qualità del sonno e rilassando la mente. Andare alle terme, infatti, permette di ridurre considerevolmente l’utilizzo delle medicine convenzionali nella cura di numerose patologie. Per questa ragione concedersi qualche giorno alle terme sarà un investimento non solo per la vostra serenità ma anche un modo per evitare di sprecare tempo e denaro per curare i malanni stagionali che molto spesso possono essere facilmente prevenuti.
Prima di scegliere in quale terme recarsi, è necessario sapere che la composizione delle acque è diversa in base alla fonte utilizzata. La differente concentrazione di minerali fa si che si dividano in sulfuree, salse, solfate, carboniche, arsenicali (ferruginose e bicarbonate). Nel nostro Paese abbiamo a disposizione siti termali che ospitano ognuna di queste diverse tipologie di acqua, basta solo sapere quali sono le più appropriate per i specifici trattamenti di cui abbiamo bisogno.
Il metodo di cura che utilizza le acque termali ha un nome antico, crenoterapia, che deriva dal greco dal greco crené, sorgente. I trattamenti si dividono in due tipologie: la crenoterapia interna che avviene attraverso l’assunzione dell’acqua minerale termale, e la crenoterapia esterna che utilizza la balneoterapia, i fanghi e le grotte. Tra i trattamenti termali hanno un posto di rilievo i fanghi. Ricavati dalla fusione tra argilla e acqua termale, vengono applicati sul corpo secondo un programma indicato dal medico. I benfici che se ne possono trarre sono davvero molteplici. Per esempio sono particolarmente indicati per il trattamento dell’osteoporosi, osteoartrosi e dei reumatismi extra-articolari.
Chiare, fresche e salate acque pugliesi
La salute è il primo dovere della vita. Castelnuovo della Daunia (Fg), Margherita di Savoia (Bat), Torre Canne (Br) e Santa Cesarea Terme (Le) sono le quattro destinazioni turistiche termali pugliesi, vere e proprie officine di benessere naturale, aperte da giugno a dicembre. Rimettiamoci in forze, a qualunque età, seguendo consigli pratici e precauzioni. Occorre infatti prepararsi alle cure termali. Prima di iniziare le cure termali, si deve sempre consultare il medico di famiglia, per valutare lo stato di salute generale e per monitorare la risposta alle acque termali.

In provincia di Foggia, in un piccolo, ma caratteristico centro perfettamente conservato dei monti del subappennino Dauno settentrionale, immerso nel verde, tra boschi, querce, pinete, ginestre, svetta nel cielo Castelnuovo della Daunia. Nell’attigua vallata, sgorga l’acqua minerale La Cavallina, proveniente da una falda acquifera profonda circa 180 metri: bicarbonata, solfata, alaclino terrosa. Lo stabilimento termale di Castelnuovo della Daunia è l’unico in Puglia per cure idropiniche: bevendo le giuste quantità d’acqua si aiuta il fisico a mantenere in efficienza le proprie funzioni vitali e a correggere gli squilibri metabolici. Particolare attenzione è dedicata alla fangobalneoterapia. I fanghi termali sono il frutto di un sapiente incontro fra l’argilla betonica, presente in zona, e l’acqua minerale La Cavallina.
Nella provincia di Andria-Barletta-Trani le terme di Margherita di Savoia sono rinomate sia per la fangoterapia, potendo beneficiare di uno dei fanghi naturali italiani che presenta il maggior periodo di maturazione in assoluto, che per la talassoterapia, che sfrutta naturalmente l’elevata qualità curativa dell’acqua di mare presente nelle saline, che viene usata per la balneoterapia. Le acque termali impiegate provengono direttamente dalle caratteristiche saline presenti sul territorio e possiedono di conseguenza una composizione molto simile a quella dell’acqua di mare, di cui ereditano molte delle proprietà benefiche. Rispetto all’acqua marina, tuttavia, le “acque madri” di Margherita di Savoia presentano un tasso salino ben più elevato, oltre alla presenza di altre importanti sostanze tra cui iodio e bromo, qualità che conferiscono loro un’efficacia contro patologie quali malattie ginecologiche, dermatologiche, respiratorie, osteo-articolari e otorinolaringoiatriche. Si classificano come acque cloruro-sodiche forti e salso-bromo-solfo-iodiche. Peculiarità delle terme di Margherita di Savoia, rispetto a tutte le altre terme italiane, è la disponibilità di un fango termale naturale e mai riciclato, grazie al prelievo diretto dalle saline che, con la loro estensione, garantiscono una quantità di materiale curativo plastico, pressoché inesauribile.
A Torre Canne le “Acque di Cristo”

Nella provincia di Brindisi le acque benefiche che sgorgano nella località di Torre Canne vengono chiamate “Acque di Cristo”, un nome estremamente evocativo che sta a sottolinerare proprio la loro unicità e la le sue proprietà benefiche, considerate nell’antichità come un dono divino. Alle Terme di Torre Canne ci sono 11 polle provenienti da corsi d’acqua sotterranei, due di queste sono state particolarmente studiate dal lato chimico – fisico e terapeutico: la Torricella e l’Antesana. Sono acque minerali fredde e per la maggiore concentrazione dei sali in esse disciolte sono definite acque minerali Cloruro – Solfato – Sodiche, lievemente bromurate. Per le loro caratteristiche chimiche e chimico-fisiche possiedono azione antinfiammatoria, decontratturante, immunostimolante, mucolitica, decongestionante, eutrofica, cheratoplastica, riattivante i metabolismi e rilassante. Nel laghetto originato dalle sorgenti si trova un deposito millenario di fango. A completamento delle terapie termali, le Terme di Torre Canne dispongono di un avanzato centro di Fisioterapia, Kinesiterapia manuale e strumentale e Idrokinesiterapia.
A Santa Cesarea per curare anche la sordità e la psoriasi
Nel profondo Salento troviamo le terme sul mare. Santa Cesarea Terme è un piccolo comune sulla costa est del litorale pugliese, dove sono presenti diverse sorgenti termali, dalle acque che raggiungono i 30 gradi, ricche di iodio, zolfo e cloruri. Appartengono al gruppo delle Salso–bromo-iodiche-solfuree-fluorurate e rappresentano un patrimonio naturale tra i più importanti nell’idrologia medica perché estremamente attive da punto di vista terapeutico. Il gas solfureo che si libera da queste acque è utilizzato per la prevenzione e la cura di una delle più frequenti cause di sordità: la sordità rinogena. Per le patologie dell’apparato locomotore le acque di Santa Cesarea Terme, utilizzate in sinergia con i fanghi naturali, hanno un’ indicazione privilegiata: vengono trattate infatti artrosi localizzate e diffuse, dolori vertebrali e muscolari, postumi di traumi e interventi chirurgici. Nella denominazione di queste acque compare il bromo, elemento a cui è riconosciuto dalla scienza medica un effetto sedativo: l’utilizzo di queste acque sotto forma di bagno nelle forme di affaticamento e di stress accompagnate da agitazione ed insonnia, trova la sua giusta applicazione. Queste acque salutari sono tra le più utilizzate ed efficaci nel trattamento delle patologie dell’epidermide, in particolare della psoriasi, determinando in generale un miglioramento evidente in termine di salute e di aspetto.