
È il primo tra i progetti finanziati dal PNRR attraverso il bando “Ecosistemi per l’innovazione al Sud”
C’è la Manifattura dei Tabacchi di Bari tra le 27 proposte di innovazione nella ricerca nel Sud Italia, ammesse definitivamente a finanziamento per un importo di 20 milioni di euro con le risorse del PNRR dall’Agenzia di Coesione. Ma la soddisfazione è doppia perché il progetto “Ecosistema di innovazione ARIS”, che ha per protagonista lo storico edificio nel quartiere Libertà, è risultato il primo, con grande soddisfazione di Consiglio Nazionale delle Ricerche, Invimit e Comune di Bari, che lo hanno presentato.
Un bando per nuovi poli di ricerca

Il bando, gestito in due step progettuali dall’Agenzia (ideazione preliminare e progettazione esecutiva), aveva come finalità quella di sostenere la nascita di nuovi poli dell’innovazione e della ricerca nel Mezzogiorno attraverso la rigenerazione di aree urbane abbandonate o dismesse, per promuovere lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, la ricerca multidisciplinare, la creazione e l’attrazione di imprese innovative, dentro una logica collaborativa tra università, centri di ricerca, imprese e amministrazioni pubbliche.
Il progetto ARIS prevede la realizzazione della nuova sede dell’Area di ricerca del CNR di Bari – con i suoi 17 istituti e 6 dipartimenti tematici di ricerca una delle più importanti del CNR a livello nazionale – presso una porzione del complesso immobiliare della ex Manifattura Tabacchi, a cura di Invimit su mandato del CNR, titolare della misura e destinatario dei fondi.
L’idea è quella infatti di aggregare le diverse realtà scientifiche dell’Area di ricerca di Bari, attualmente disperse nella città, in un’unica sede di prestigio, qual è la ex Manifattura dei Tabacchi, per favorire la collaborazione multidisciplinare e la contaminazione, facilitare lo scambio di idee e di competenze tra i ricercatori (fisici, chimici, esperti di ICT, agronomi, ingegneri), utilizzare la prossimità ai centri per l’orientamento al lavoro e agli incubatori/acceleratori di impresa del Comune (Porta Futuro I e II), favorire il trasferimento di conoscenze dalla ricerca all’impresa e riposizionare il CNR nella città e nella regione come centro di eccellenza in materia di ricerca, sviluppo e promozione di conoscenza.
Come sarà il nuovo campus CNR
Il nuovo Campus ospiterà 180 laboratori di sperimentazione e quasi 1.000 ricercatori, oltre a laboratori, biblioteche, aule e centri di elaborazione dati. Al suo interno si svolgeranno attività di ricerca ma anche di formazione e consulenza tecnologica alle imprese, nonché attività di disseminazione e sensibilizzazione alle discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) rivolte alle scuole e alla comunità.
Nello specifico, il progetto riguarda la Fase 1 di un’idea progettuale più ampia e contempla il recupero di una superficie lorda pari a 19.333 mq – all’interno dell’ex Manifattura dei Tabacchi – in cui collocare 16 istituti dell’Area di ricerca di Bari.

L’intervento riguarda nello specifico i settori A – B – B’ – C – D – E – F – G del complesso immobiliare (cfr. mappa in allegato) che nell’insieme formano un quadrilatero con due ampie corti interne. I corpi B – B’ sono prospicienti via Libertà, i corpi A e G si affacciano su via Crisanzio, mentre quelli C ed E su via Nicolai. La superficie netta calpestabile di questi edifici è pari a 15.539,03 mq, di cui il 65% (10.041,63 mq) sarà destinato a laboratori e uffici dell’Area di ricerca di Bari, il 5% (830,16 mq) a servizi comuni dell’area (es. strumentazione comune) e open space e il 30% (4.667,24 mq) a connettivi, vani tecnici e servizi.
Le aree interessate dall’intervento, attualmente inutilizzate, sono di proprietà (dal 2013) del Fondo i3 Università gestito da Invimit Sgr Spa e versano in uno stato di abbandono e degrado.
Il progetto esecutivo della Fase 1 prevede, inoltre, la realizzazione di un parcheggio di superficie (nell’area antistante l’ingresso su via Ravanas, settore 6 (cfr. mappa) per soddisfare il fabbisogno di standard urbanistici sorti in relazione al cambio di destinazione di queste aree. La superficie da destinare a parcheggio è pari a 2.450 mq ed è di proprietà di Invimit.
«Il progetto ARIS, coordinato e realizzato con CNR e Invimit, rappresenta una straordinaria opportunità per il quartiere Libertà e per la città intera e siamo particolarmente orgogliosi del risultato conseguito in sede di valutazione – commenta il sindaco Antonio Decaro – perché avvalora il nostro programma di rigenerazione urbana del Libertà attraverso gli spazi pubblici e la conoscenza, avviato nel 2016 con il Piano Periferie e proseguito con il PON Metro attraverso misure di riattivazione culturale, sociale ed economica».
I vantaggi
Secondo Decaro la destinazione del CNR nella Manifattura tabacchi ha dei lati positivi: anzitutto, stanti le scadenze imposte dal PNRR, l’opera verrà conclusa presto, con un indubbio effetto positivo sui residenti. Inoltre L’insediamento al centro del quartiere di una funzione di pregio come il Campus CNR darà quella necessaria marcia in più a commercio, lavoro giovanile, cultura, e alla conoscenza più in generale.
Molto soddisfatto anche Nuccio Altieri Presidente di Invimit Sgr spa
«La ristrutturazione e il migliore utilizzo di grandi immobili pubblici abbandonati, rappresentano un grande volano di sviluppo economico per il mezzogiorno d’Italia, – spiega – ma anche un decisivo passo avanti nella rigenerazione urbana e nella sicurezza delle aree urbane in cui questi immobili insistono. Un immobile chiuso porta degrado mentre la riapertura porta, invece, lavoro, sicurezza e ricchezza. Questo faremo in tempi brevi a Bari a partire dal prossimo autunno con l’affidamento dei lavori di restauro dell’ex manifattura».