Crisi idrica, non è solo siccità. SIGEA scrive a Mattarella e Gentiloni

Crisi idrica e siccità non sono la stessa cosa. La prima è il risultato di scelte politiche sbagliate. La lettera di SIGEA alle autorità chiarisce errori e interventi da fare

La crisi idrica di questi ultimi tempi non nasce solo dalla siccità che sta attanagliando l’Italia, ma parte da molto lontano e necessita soluzioni tanto concrete quanto fattibili.

Così il presidente della Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale) Antonello Fiore, ha preso carta e penna ed ha indirizzato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, e ai presidenti del Senato Pietro Grasso e della Camera Laura Boldrini .

Ambient&Ambienti riporta il testo della lettera, condividendone lo spirito e le soluzioni indicate.
(La paragrafazione e i grassetti sono a cura della redazione)

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 Crisi idrica 2017, azioni comuni per contenere future sofferenze agli italiani. 

«Gentilissime Autorità,
la scrivente Associazione culturale Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale), riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con D.M. 24 maggio 2005 come associazione di protezione ambientale, desidera porre l’attenzione su un argomento che in questa estate 2017 sta interessando diverse regioni italiane e milioni d’italiani: la crisi idrica.
Le nostre riflessioni nascono dalla consapevolezza, che vorremo condividere con voi, che le crisi ambientali, sociali ed economiche in tema di risorsa idrica non si possono affrontare stagione per stagione. Questo tipo di crisi richiedono un’attenta programmazione e pianificazione degli interventi e dei comportamenti tali da chiedere sacrifici agli italiani, ma senza ledere il diritto all’acqua che garantisce dignità e sopravvivenza.

antonello fiore
Il presidente della Società Italiana di geologia Ambientale, Antonello Fiore

Affrontare l’argomento prima degli eventi di crisi

Sul tema importante, delicato e difficile come quello della corretta gestione delle acque, compreso il risparmio idrico, crediamo che si debba attivare un impegno politico del Governo e del Parlamento tutto che vada oltre il mandato elettorale. Per il benessere del Paese è necessario affrontare l’argomento prima degli eventi di crisi, altrimenti avremo pochissimo tempo per contenere i danni delle prossime siccità.
Quelli che sottoponiamo alla vostra attenzione vogliono essere solo spunti di riflessione sul completamento e potenziamento di attività avviate nel nostro Paese per fronteggiare e contenere gli effetti sulla popolazione e sull’economia delle future crisi idriche.
Le azioni da compiere devono essere prima analizzate nei contesti territoriali, pianificate e progettate, queste non possono essere uniche su tutto il territorio nazionale ma devono differenziarsi tenendo conto delle caratteristiche territoriali, sociali ed economici.

La strategia da seguire

Riteniamo prioritario che il nostro Paese nel prossimo futuro debba agire nelle azione di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici previsti anche dalla Strategia Nazionale di Adattamento al Clima (SNAC) quali:
 – recupero acque reflue depurate per uso irriguo e industriale;
 – compatibilità degli impianti agricoli e zootecnici con le disponibilità idriche;
 – uso in agricoltura di sistemi d’irrigazione innovativi volti al risparmio idrico;
 – ricerca applicata alla desalinizzazione delle acque, meglio salmastra che salate;
 – studio delle sorgenti costiere al fine della loro captazione prima che le acque finiscano in mare;
 – programma di ampliamento, riparazione e sostituzione delle reti acquedottistiche a supporto degli usi umani e produttivi;
 – ricarica degli acquiferi sotterranei;
 – realizzazione di invasi di piccole dimensioni (laghetti collinari) a scopi irrigui;
 – realizzazione di invasi a scopi misti;
 – attuazione della norma sulle reti duali;
 – mappature e controllo delle utenze che usano le acque sotterranee al fine di una programmazione idrogeologica del prelievo;
 – mappature e controllo delle sorgenti al fine di una programmazione idrogeologica del loro utilizzo;
 – campagne di sensibilizzazione all’uso razionale della risorsa. 

Crisi idrica,agire per tempo e con determinazione 

Stimate Autorità, necessita agire per tempo e con determinazione perché le crisi idriche che viviamo e vivremo negli anni avvenire non possono essere affrontate chiedendo solo ai cittadini di chiudere il rubinetto quando si lavano i denti o prevedendo la realizzazione di nuove dighe. 

Buona gestione del benessere del Popolo italiano.»

 

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