
Costruire edifici in legno conviene perché si realizzano ambienti salubri, sicuri, ecologici, economici ed efficienti energeticamente
All’Italia piace costruire in legno. Il mercato dell’edilizia in legno sta infatti attraversando una fase florida: nel primo semestre 2016, la produzione italiana è cresciuta del 7,7% rispetto al 2014, con un fatturato di circa 600 milioni di euro. Secondo un’indagine Assolegno, l’Italia è il quarto produttore europeo di edifici in legno; il 90% della nuova edilizia residenziale è stata realizzata in legno.

La tendenza a costruire in legno, dunque, non è una moda passeggera, ma una nuova sfida per i costruttori. Una sfida che, osserva Assolegno, è tesa verso una logica di economia circolare. Dal punto di vista ambientale, inoltre, è importante liberare le foreste dal legname più vecchio, per favorire la crescita di nuove piante e quindi un maggior assorbimento di CO2. La European Panel Federation ha dunque elaborato la Carta di Venezia sull’uso a cascata del legno. Il documento propone criteri per bilanciare la pressione sulla disponibilità di legname, incentivare il recupero, vietare l’ingresso in discarica del legno, agevolare l’utilizzo del legno per la realizzazione di edifici pubblici. «Il nostro intento – spiega Paolo Fantoni, presidente dell’EPF – è accrescere la consapevolezza sul tema dello stoccaggio di anidride carbonica, in modo da catturare le massicce emissioni delle attività antropiche in foresta».
Le tecniche di costruzione in legno rispondono a rigorosi requisiti, certificati da Arca. Questo sistema di certificazione è nato su iniziativa della Provincia autonoma di Trento; esso garantisce la qualità delle tecniche di costruzione, la sicurezza dell’edificio (specie contro sismi e incendi), il comfort acustico, l’efficienza energetica. Per elaborare gli standard di certificazione, Arca ha realizzato nel 2007 il progetto SOFIE, edificando un palazzo di sette piani interamente in legno. Il prototipo, paradigma dei criteri Arca, ha resistito a intense prove sismiche (simulazione di terremoto con magnitudo 7.2) e di incendio. Questo risultato è stato possibile grazie a X-LAM, particolare tecnica costruttiva studiata dal CNR che valorizza alcune proprietà del legno: leggerezza, resistenza alle sollecitazioni, cattiva conduzione del calore.
La tecnica X-LAM prevede l’uso di pannelli di legno, che possono essere utilizzati come elementi parete, solaio e di copertura. I materiali utilizzati (pino, larice, abete) hanno una coibenza termica sei volte maggiore rispetto ai laterizi e quindici volte maggiore rispetto ai cementi: le case in legno hanno pareti più sottili, ma contengono maggiormente la dispersione di calore. In caso di incendio, le strutture in X-LAM mantengono inalterate le proprie caratteristiche fino a temperature di 110/115°C; al contrario, le costruzioni in acciaio o cemento armato subiscono pericolose deformazioni a temperature più basse. Le materie prime possono avere certificazione PEFC e FSC: in questo modo si garantisce la tracciabilità del prodotto e la provenienza da foreste gestite in maniera responsabile.