
Quest’anno il nostro augurio è “piantiamo un albero…”
L’inquinamento provocato dall’uomo non accenna a diminuire nonostante le proposte e le azioni dei governi mondiali. Il “bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto”, cui abbiamo assistito alla Cop26 di Glasgow, dimostra come molti governi non siano ancora pronti per la transizione ecologica e non vogliano ammettere che ormai manca pochissimo al punto di non ritorno per il pianeta.
Le azioni delle singole nazioni non bastano per frenare l’inquinamento. E’ necessaria un’azione congiunta a livello globale che sia capillare, costante e duratura per sortire gli effetti sperati. Ma la lentezza della burocrazia e della politica, spesso amplificata dagli interessi economici e commerciali che spingono i governi verso altre direzioni accelerando i processi, condiziona pesantemente le scelte ambientali e le azioni da intraprendere.
Ecco perché è necessario fare nel nostro piccolo ciò che i governi non riescono a fare: differenziamo i rifiuti, cerchiamo di avere comportamenti sani e rispettosi nei confronti degli altri e dell’ambiente e piantiamo alberi. Solo gli alberi possono salvarci dall’inquinamento. Piantiamoli ovunque. Tanti alberi formano boschi e foreste che sono una comunità pulsante di vita, dove c’è benessere e abbondanza. Invece noi li bruciamo e li tagliamo per sostituirli con cemento e lande desolate improduttive. Ci priviamo di ossigeno e salute, per vivere di inquinamento e di malattie. Non siamo in grado di ammettere e comprendere che facciamo tutti parte dello stesso ecosistema, volenti o nolenti. Ogni nostra impronta modifica e condiziona il tutto. Ora tocca a noi decidere: vogliamo essere un cancro o un potentissimo ricostituente?
Quest’anno facciamoci questo regalo. Piantiamo un albero… Per poter iniziare il 2022 nel migliore dei modi.