Michelangelo Pistoletto: da Gallipoli rinasce la vita

Il “Terzo Paradiso” allestito nella Piazza d’armi del castello di Gallipoli al cui centro è stato posto un grande ceppo di ulivo dentro al quale germoglierà un ulivo neonato

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Il “Terzo Paradiso” allestito nella Piazza d’armi del castello di Gallipoli al cui centro è stato posto un grande ceppo di ulivo dentro al quale germoglierà un ulivo neonato

Si preannuncia come uno degli eventi più significativi dell’estate pugliese – e non solo – la mostra personale di Michelangelo Pistoletto, che si inaugura giovedì 4 giugno  al castello di Gallipoli. Pittore e scultore, esponente della Pop Art, animatore e protagonista del movimento dell’Arte Povera, autore negli anni Sessanta e Settanta dei Quadri specchianti e degli Oggetti in meno, fondatore della Cittadellarte-Fondazione Pistoletto a Biella,  Pistoletto è un artista che si mette continuamente in gioco, come è stato ultimamente in occasione dell’ultimo lavoro della band dei Subsonica, prestando la sua voce recitante ad un brano del gruppo torinese (per saperne di più clicca qui).

Il maestro biellese, che sarà ospite dell’inaugurazione della personale insieme alla curatrice dell’evento Manuela Gandini – ha ideato per l’occasione tre installazioni che, partendo dalla sua più significativa produzione, si riallacciano alla tradizione e alla natura della Puglia. Nella Piazza d’Armi infatti sarà allestito il Terzo Paradiso al cui centro verrà posto un grande ceppo di ulivo dentro al quale germoglierà un ulivo neonato: un omaggio dell’artista al Salento, quasi a proporre una lettura dell’epidemia di Xylella nella chiave della  “trasformazione e della guarigione”. Dell’opera faranno parte anche i caratteristici pizzotti di pietra leccese, blocchi estratti direttamente dalla cava che, non subendo ulteriori cicli di lavorazione, valorizzeranno la natura materica dell’opera, rispettando una risorsa non rinnovabile come la pietra.  Nella sala ennagonale del Castello verrà allestito, invece, un labirinto di cartone, con al centro il tavolo specchiante LoveDifference, a forma di Mar Mediterraneo, circondato da sedie provenienti dalle culture che si affacciano al Mare Nostrum. In un’altra sala espositiva vi saranno i Quadri Specchianti e il Segno Arte, frutto di sperimentazioni iniziate negli anni Sessanta, con l’intento di coinvolgere attivamente lo spettatore nell’opera.

La mostra, prodotta dall’agenzia di comunicazione Orione – che gestisce il Castello con la direzione artistica dell’architetto Raffaela Zizzari – in sinergia con l’Amministrazione Comunale, è stata “pensata” per Gallipoli, e lo dimostra proprio quel germoglio d’ulivo che farà parte del simbolo più caratterizzante l’opera di Pistoletto, vale a dire il  Terzo Paradiso. Il simbolo scaturisce da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito. Tra i due cerchi opposti, assunti rispettivamente a significato di natura e artificio, viene inserito un cerchio centrale, a rappresentare il grembo generativo del Terzo Paradiso, ideale superamento dell’attuale conflitto tra natura e artificio. Il segno centrale diviene l’auspicio urgente di una risoluzione nel quale armonizzare le due parti.

La mostra resterà aperta al pubblico dal 5 giugno al 27 settembre.

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