Giunge al termine l’operazione di pulizia presso il Porto di Lampedusa e nella zona limitrofa. Il Nucleo Subacquei della Guardia Costiera, in collaborazione con il Cobat – Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, ha infatti concluso l’iniziativa di raccolta di 70 batterie al piombo esauste rinvenute nell’area antistante il Molo Madonnina e in quella vicina al porto. L’operazione, coordinata dalla Capitaneria di Porto in collaborazione con la Riserva Naturale Isola di Lampedusa, ha permesso il recupero di circa 2 tonnellate di accumulatori al piombo, appartenenti principalmente ai barconi approdati sull’isola nei mesi dell’emergenza ma anche ad utenze portuali e private. Quasi 1,2 tonnellate di piombo, 330 litri di acido solforico e 100 chilogrammi di materiale plastico sono stati, così, recuperati e verranno avviati al riciclo dal personale dell’azienda palermitana Brugnano s.r.l., uno degli operatori incaricati Cobat in Sicilia, trattandosi di elementi fortemente nocivi per l’ambiente e per la salute umana. All’iniziativa hanno preso parte anche volontari di Legambiente e dell’Associazione Marevivo.