
Presentato il 7° rapporto annuale del CDCNPA relativo al 2020. Raccolti oltre 11 milioni di chilogrammi. Aumentano anche i centri di raccolta
Il 2020 ha visto aumentare sensibilmente la quantità di batterie portatili immesse sul mercato (+9%), prevalentemente conseguenza del maggior acquisto e utilizzo di dispositivi elettronici portatili per le attività in lavoro agile e didattica a distanza: tale incremento repentino ha causato una leggera flessione del tasso di raccolta. Inoltre serve ricordare il cambiamento qualitativo in atto circa le tipologie merceologiche delle pile e degli accumulatori portatili con un aumento di immesso sul mercato di quelli ricaricabili a scapito delle pile “usa e getta”. Questo significa che le batterie presenti nelle apparecchiature hanno mediamente cicli di vita sempre più lunghi e quindi gli accumulatori immessi in un dato momento sul mercato diverranno rifiuti dopo un tempo più lungo, riducendo i quantitativi disponibili per la raccolta.
La raccolta di pile e accumulatori portatili effettuata nel 2020 dal CDCNPA registra una crescita dell’1,29% rispetto all’anno precedente. Il resoconto dei quantitativi considera due fonti di ingresso: la prima è la raccolta effettuata dai Consorziati presso le strutture e i soggetti abilitati e iscritti al CDCNPA, la seconda, cosiddetta “volontaria”, riguarda i servizi di raccolta professionali che gli stessi Consorziati erogano in modo autonomo ad altri soggetti detentori di rifiuti. Sono stati gestiti 11.109.662 kg, tra pile e accumulatori portatili.
Il Nord Italia, nonostante un leggero calo rispetto all’anno precedente, mantiene un ruolo di traino per la raccolta nazionale dato che genera oltre la metà dei rifiuti raccolti. Il Centro cresce leggermente e raggiunge livelli soddisfacenti, soprattutto se intesi in chiave pro-capite. Nel 2020 il Sud è riuscito a fare un ampio balzo in avanti, soprattutto grazie agli sforzi della Sicilia (+20%), ma in termini assoluti ha ancora da guadagnare terreno rispetto alle altre aree.
In base alle pile e agli accumulatori portatili contabilizzati dai Sistemi Collettivi e Individuali aderenti al CDCNPA e seguendo i criteri europei fissati dalla Direttiva 2006/66/CE, il tasso di raccolta su base triennale è pari 42,65% dell’immesso. L’Italia, quindi, è a un passo dall’obiettivo di raccolta attualmente in vigore in Europa, pari al 45%. Su base annuale invece il tasso di raccolta si attesta al 39,4%, il cui calo rispetto all’anno passato si spiega con l’incremento dell’immesso nel corso del 2020.
Circa 650 nuovi centri di raccolta si sono iscritti al CDCNPA nel corso del 2020 facendo passare il totale da 10.300 quasi 11.000 e confermando il trend di crescita (+6,34%) in tutta Italia registrato fin dalla nascita del CDCNPA, 10 anni fa.
Gli esercizi commerciali hanno sicuramente avuto un ruolo decisivo in questo aumento, considerato anche il progetto pilota avviato dal CDCNPA per la distribuzione ai negozi di contenitori di raccolta per le pile e gli accumulatori portatili.
I Sistemi Individuali e Collettivi aderenti al CDCNPA hanno raccolto, nel corso del 2020, 155.678 tonnellate di accumulatori industriali e per veicoli, con un leggero calo rispetto all’anno precedente. Il calo ha però riguardato anche il quantitativo di batterie nuove immesse sul mercato tanto che il tasso di raccolta è rimasto sostanzialmente invariato.
Nel 2020 il CDCNPA ha rinnovato la collaborazione con Casa Surace per la seconda edizione della campagna di comunicazione “Raccogliamo più pile”. Il team comico ha spiegato attraverso una campagna radiofonica, web e social i segreti per una corretta raccolta differenziata di pile e accumulatori portatili nascosti nelle nostre case.
L’anno appena trascorso, e purtroppo anche la prima metà del 2021, ha portato con sé una fase di grande incertezza legata all’emergenza Covid-19 ma l’intera filiera coordinata dal CDCNPA è riuscita a garantire, in condizioni di assoluta sicurezza, tutti i servizi anche durante la fase di lockdown.