Aspirapolvere gigante made in Nederland

Dopo la Smog Free Tower, dall’Olanda  arriva un’altra curiosa invenzione, con le medesime finalità: un ” aspirapolvcere gigante”

Non più tardi di un mese fa Ambient&Ambienti ha parlato della Smog Free Tower, costruzione di paternità olandese, una torre in grado di catturare l’inquinamento atmosferico. Proprio dalla stessa nazione orange arriva un’altra curiosa invenzione, uno strano aspirapolvere, con le medesime finalità.

Una sezione dell' "aspirapolvere"
Una sezione dell’ “aspirapolvere”

Un “aspirapolvere per l’aria” – Di dimensione ridotta rispetto alla Torre, questa volta si è di fronte ad una sorta di cannone – più un cannocchiale a vederlo bene – lungo 8 metri ed interamente in acciaio. La sua funzione? È triplice: cattura lo smog fino ad una distanza di 300 metri, lo “depura”, e lo rilascia nell’atmosfera; nel dettaglio, questo gigante aspirapolvere filtra al suo interno il particolato – per i più esperti, il PM10 – vale a dire «l’insieme delle fini particelle solide o liquide (in particolare del pulviscolo atmosferico) disperse in un mezzo omogeneo, per esempio in un gas» (Treccani). I cieli delle città, specie delle metropoli, sono ormai vastamente invasi dall’inquinamento e dalle sostanze tossiche; e le malattie che colpiscono i polmoni e le vie respiratorie sono in preoccupante ascesa, a partire dai bambini in tenera età. E se è vero che “prevenire è meglio che curare”, l’idea di adottare questi insoliti aspiratori sembra essere una scelta azzeccata.

Il team di Envinity Group che ha ideato l' "aspirapolvere": (da sinistra) Peter van Wees, Simon van der Burg e Tim Petter
Il team di Envinity Group che ha ideato l’ “aspirapolvere”: (da sinistra) Peter van Wees, Simon van der Burg e Tim Petter

Un’idea di Envinity Group – Dietro questa creazione si nasconde la start-up Envinity Group , con sede nel Den Helder, una provincia settentrionale della nazione dei tulipani. Il gruppo ha presentato il progetto in carne ed ossa – o meglio, in acciaio e ingranaggi – lo scorso 25 ottobre ad Amsterdam, riscuotendo grande consenso e approvazione. Il suo portavoce, Henk Boersen, spiega che «si tratta di un grande filtro industriale da installare sui tetti degli edifici che funziona come una sorta di aspirapolvere».
Per buona pace delle polveri sottili. Sì, perché i test hanno dimostrato che il cannone riesce a risucchiare il 100 % delle polveri sottili ed il 95 % di quelle ultrasottili, filtrando 80.000 metri cubi d’aria all’ora. L’obiettivo, come detto, è quello di posizionare i depuratori sulle case, sugli edifici, sui grattacieli, in modo tale da poter fronteggiare gli scarichi degli inceneritori e quelli delle automobili, i residui agricoli, finanche le emissioni del riscaldamento domestico. E se qualche interrogativo potrebbe nascere circa i consumi, l’inquinamento acustico e lo stesso inquinamento che può generare il depuratore gigante, è altrettanto vero che sono in cantiere sviluppi e progetti più all’avanguardia e che in prospettiva possano essere installati anche presso grandi aziende ed aeroporti, dunque in spazi più ampi. Il tutto perché, ricordando la mission di Envinity Group, la speranza, l’ambizione cui tendere è che the future is clear, limpido, sereno, luminoso. Come una bella giornata di sole. Senza i fumi dell’inquinamento.

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