WWF e Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) invocano l’intervento dell’Unione Europea per tutelare l’ambiente italiano.
Le associazioni si sono rivolte alla Direzione generale Ambiente della Commissione europea affinché sia avviata, nei confronti dell’Italia, una procedura di infrazione che garantisca il rispetto della Direttiva comunitaria Habitat.
La richiesta di WWF e Lipu è supportata da un dossier, che documenta il progressivo degrado in cui sta versando la rete Natura 2000, costituita dai Siti di importanza comunitaria e delle Zone di protezione speciale (nella foto, l’Oasi WWF di Lago Salso, compresa nelle Zone umide della Capitanata). Le norme comunitarie, a detta di WWF e Lipu, non sono adeguatamente applicate dalle Regioni italiane: «Attualmente – spiegano – sono del tutto assenti, carenti o errate le Valutazioni d’Incidenza, cioè le valutazioni che i Governi regionali, in base alle norme UE, dovrebbero garantire per valutare l’impatto degli interventi (piani, progetti o attività) su habitat e specie delle aree europee di maggior pregio naturalistico».
Il dossier di WWF e Lipu è stato depositato a Roma, presso la sede di rappresentanza della Commissione Europea in Italia. si tratta del primo caso di denuncia trasversale, in quanto riguarda la quasi totalità delle aree naturali, in cui si documentano con reportage fotografici gli interventi (autorizzati e non) che hanno provocato la distruzione o il degrado della biodiversità.