Ambiente e animali in Costituzione, approvata la riforma

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Approvata la riforma dell'art. 9 della Costituzione. Ambiente e animali tutelati dalla Carta Costituzionale

 WWF: una riforma epocale. OIPA: un segno di maturità

Da oggi, con la modifica all’art. 9 della Costituzione, la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali “anche nell’interesse delle future generazioni” entrano di diritto tra i principi fondamentali della nostra Repubblica.

Arriva così al capolinea un percorso che ha preso le mosse lo scorso giugno con una prima approvazione in Senato, e che ha avuto bisogno di una seconda approvazione il 12 ottobre dalla Camera dei Deputati, infine ai primi di novembre con un altro voto favorevole in Senato, prima di entrare nella Carta Costituzionale. La lunghezza dell’Iter è giustificata dal fatto che , siccome si tratta di una legge di revisione della Carta Costituzionale, sono necessari 4 passaggi – 2 alla Camera, 2 al Senato, ad intervallo non inferiore ai tre mesi per ciascuna Camera – per la sua definitiva approvazione, che deve essere a maggioranza assoluta in entrambe le seconde votazioni. L’Italia così si pone in linea, nella parte riguardante gli animali, con il Trattato di Lisbona del 2007, che li riconosce come “esseri senzienti”».

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Bianchi (WWF): “Finalmente in sintonia con i principi internazionali”

Il testo della riforma, che ha trovato un consenso trasversale in quasi tutto l’arco parlamentare, prevede peraltro, la modifica dell’art. 41 della Costituzione in base alla quale lo svolgimento della iniziativa economica privata non può svolgersi “…in modo da recare danno alla salute, all’ambiente”.

Molto soddisfatto il WWF, che definisce un fatto storico la votazione favorevole della Camera sulla riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione perché permetterà di adeguare gli strumenti normativi vigenti alla tutela della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali.

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Donatella Bianchi, presidente del WWF

“Finalmente la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della Repubblica a cui la legislazione futura si dovrà ispirare e a cui la legislazione passata si dovrà adeguare”. É questo il commento di Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia, che conclude: “Questa modifica costituzionale è un primo importantissimo passo che armonizza il nostro sistema con i principi formulati a livello europeo e internazionale e fatti propri dalla giurisprudenza costituzionale, di legittimità e di merito. Per dare concretezza a questi passaggi è ora necessario definire un sistema normativo organico e innovativo a tutela della natura d’Italia. Il nuovo assetto costituzionale rafforza significativamente il principio della sostenibilità, sin qui trattato solo in termini di dottrina e giurisprudenza, e crea il presupposto per aumentare il livello di salvaguardia del capitale naturale che costituisce la base insostituibile di tutte le nostre attività anche economiche”.

È significativo che questo storico evento coincida con l’anno del trentennale dalla entrata in vigore della legge sulla tutela della fauna selvatica e la disciplina dell’attività venatoria (L. n. 157/1992) che necessita con urgenza di essere modificata. Oggi infatti gli strumenti normativi a tutela della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali non sono idonei a raggiungere nuovi fondamentali obiettivi di conservazione fissati a livello comunitario.

OIPA: « Riforma in linea con il Trattato di Lisbona»

Grande la soddisfazione  anche dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). «Sancire in Costituzione che la Repubblica “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e che “la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” è un segno di maturità e di coscienza giuridica», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. L’OIPA ricorda che il presidente del Consiglio, Mario Draghi nelle sue dichiarazioni programmatiche si era impegnato a favorire questa decisiva riforma per l’inserimento in Costituzione della tutela dell’ambiente, oltre che del concetto di sviluppo sostenibile.

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