Mostre, talk e workshop: le “Idee in Movimento” per riqualificare l’ex convento San Domenico di Troia

Il gruppo dell'aps Idee in movimento

A Troia, nell’ex convento di San Domenico, le vecchie cucine diventano “spazio espositivo” polifunzionale e multisensoriale. “Merito” dell’associazione Idee in movimento, che propone una installazione come primo atto del progetto di riqualificazione

 

Un’installazione all’ex convento San Domenico

Non colmare l’horror vacui di uno spazio – di riempire un vuoto – ma al contrario di crearlo, costruire una pausa, una struttura che possa farci riflettere nuovamente sulle singole individualità. Lo ha scritto nero su bianco l’associazione Idee in Movimento di Troia. Ed è il senso della prima installazione, una sorta di antipasto di quello che sarà: la riqualificazione dell’ex convento San Domenico.

Un progetto… in divenire

Un progetto innovativo in cui la costante sarà la trasformazione, con una parola chiave: divenire. “Divenire rappresenta il tentativo di concettualizzare intersezioni tra spazio tecnologico digitale, sistemi culturali del linguaggio visivo e identità multi-spaziali trasformando eredità passate in future terre rare”. Sembrano semplicemente concetti profondi ma sono, al contrario, azioni che prevedono di calarsi nella concretezza. Nell’ex convento di San Domenico, infatti, le vecchie cucine diventano “spazio espositivo” polifunzionale e multisensoriale.  E il gruppo Idee in Movimento di Troia è al lavoro per riqualificare tre stanze, un tempo adibite a mensa/cucina dell’ex convento e ricavarne spazi in cui saranno realizzate esposizioni, talk e dibattiti a tema sociale, workshop per bambini e diversamente abili.

L’ex convento

“E’ una struttura che noi gestiamo dal 20o5, un’esperienza nata con Bollenti spiriti, ora portata avanti attraverso il bando della Regione Puglia Capitale sociale 3.0 – spiega Giovanni Loiacono, presidente dell’associazione -. Sono previsti talk, spazi espositivi e workshop, ma le tematiche affrontate, dalla mafia all’ambiente alla disabilità, saranno trattate in maniera molto informale: non vogliamo argomentarle al negativo ma trattarle in maniera proattiva”. Tutto questo, agevolato dalla presenza di un canale Twitch: su “Stazione centrale” verranno trasmesse tutte le iniziative.

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Le ‘Idee in movimento’

Sperimentazione culturale

Quella in corso ora è la prima esposizione/sperimentazione del progetto e resterà aperta al pubblico fino al prossimo 15 gennaio. E l’obiettivo, come evidenzia il gruppo, è quello di creare “uno spazio di sperimentazione culturale in cui vivere una nuova dimensione: arredi, utensili, oggetti vari che un tempo rendevano funzionale all’uso le cucine e la mensa, diventeranno i mezzi per creare percorsi multisensoriali. Un percorso alla ricerca del tempo perduto attraverso gli odori, il tatto, la vista di oggetti, in qualche modo, appartenuti alla comunità, con cui molti sono entrati in contatto”.

La sfida del territorio

Un progetto ma anche una sfida. Perché se a tenere viva l’associazione c’è un gruppo di una decina di persone – al fianco di Loiacono ci sono Francesco Morena,  Aaron Capobianco, Francesco D’agrippino, Vincenza Lamanna, Fabio Loiacono, Antonio Matturro,  Lucia Di Pierro, Alessandro Cavalieri  e Mario Novelli -,  in troppi stanno lasciando il territorio e non intendono, o non possono, impegnarsi. Da qui, l’appello/invito: Le nostre realtà sono sempre più complicate – evidenzia il presidente di Idee in movimento – e tanti ragazzi stanno andando via, ma a noi piacerebbe creare davvero quel concetto di rete. Noi abbiamo un reclutamento sempre aperto e siamo aperti a nuovi innesti, perché questa rappresenta un’occasione per mettersi in gioco e fare qualcosa di concreto per il territorio”.

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