Matera, un “magnete” culturale europeo

Raffaello De Ruggiero, Sindaco di Matera

La Capitale europea della Cultura 2019 dovrà essere prima di tutto accessibile per accogliere i visitatori. Gli interventi di collegamento di Matera con i territori limitrofi stanno caratterizzando prevalentemente la fase preparatoria. Il capoluogo lucano dovrà presentarsi città europea attraente ed attrattiva. Come un “magnete”, si appresta ad essere al centro della cultura euro-mediterranea ed attivare i grandi protagonisti del mondo culturale. Il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggiero, fresco di nomina, ha illustrato ad Ambient&Ambienti il programma di lavoro.

Sindaco, lei sarà il primo cittadino che guiderà questa città a “Matera capitale europea della cultura 2019”. Come vi state preparando?

«Mentre la Fondazione “Matera-Basilicata 2019” deve predisporre le iniziative e le attività culturali che dovranno animare Matera nel 2019, dobbiamo attrezzare e preparare questo territorio ad essere città europea. Stiamo lavorando per creare le condizioni. Non potremo accogliere i visitatori che arriveranno a Matera nel 2019 se non abbiamo un’adeguata accessibilità».

Quali sono in concreto gli interventi?

«Abbiamo chiesto al Ministero delle Infrastrutture gli interventi più corretti e meno dispendiosi, come la possibilità di efficientamento del percorso tra Matera e Bari delle Ferrovie appulo-lucane attraverso un’operazione di qualità che ne permetta la durata in 50 minuti. E’ in fase di realizzazione il raddoppio fino a Toritto e chiediamo che sia fatta una rivisitazione del percorso per permettere un’accelerazione del collegamento tra i due capoluoghi. Poi stiamo lavorando sul progetto di collegamento della Basentana all’autostrada A14 con la riqualificazione del tratto tra Ferrandina e Matera ed una nuova bretella di 28 chilometri tra Matera e Gioia del Colle. E’ un casello strategico che permetterà di collegare Matera all’Aeroporto di Bari, al Porto di Taranto ed al territorio del sud barese. Un’altra operazione è la sistemazione del collegamento tra Candela e Metaponto, un’altra arteria essenziale per l’accessibilità. Dobbiamo realizzare un lavoro di qualità urbana e sociale risolvendo il problema della raccolta dei rifiuti attraverso l’attivazione della raccolta differenziata. Un altro problema che abbiamo affrontato al Ministero delle Infrastrutture è la risoluzione della mobilità interna con la creazione di una metropolitana leggera utilizzando la tratta ferrata delle Ferrovie appulo lucane da Venusio all’Ospedale. L’obiettivo è rendere la città non solo attraente ma anche attrattiva per gli investimenti. La viabilità, le infrastrutture ed anche servizi di banda larga, quindi, devono servire la nostra zona industriale per attrarre investimenti e creare occupazione».

Tra i Sassi di Matera Pierpaolo Pasolini (nella foto insieme a Enrique Irazoqui, che interpretava Cristo) girò nel 1964 “Il Vangelo secondo Matteo”

Prima accennava alla raccolta differenziata. Com’è organizzata e quali sono i risultati?

«Siamo intorno al 15%. Si tratta dei rifiuti conferiti nei cassonetti. Dobbiamo attivare il sistema del porta a porta. Sarà una delle attività che dobbiamo svolgere con l’utilizzo delle professionalità ed esperienze per portare la raccolta differenziata almeno al 65%».

Oltre le infrastrutture, bisognerà pensare alle attività culturali. Come vi state muovendo?

«C’è un dossier che è stato portato all’attenzione della commissione internazionale, all’interno del quale ci sono particolari eventi. Dobbiamo ritoccare e rimodulare quel documento partendo dal presupposto che la cultura è produzione, diffusione e scambio. Questa è una città magnetica e corto circuito creativo e crea tumulti in coloro che hanno sensibilità e capacità artistiche. Abbiamo l’obiettivo di creare nella città scuole di produzione culturale che dovranno attivare il cartellone del 2019: le officine del suono, della scrittura, del segno, del movimento e dell’immagine. Queste cinque aree di produzione culturale devono vivere di energie territoriali euro-mediterranee in cui inserire i grandi personaggi del mondo della cultura. Matera è un magnete che attira ed aggrega».

Questa città è conosciuta per il patrimonio dell’Unesco dei sassi ed altre bellezze. Com’è possibile coniugare lo sviluppo del territorio con la tutela dell’ambiente?

«Questo sarà un altro grande problema. Non possiamo essere governati dal turismo, ma governare il turismo. Matera non è una città che può essere vista ma vissuta. Occorre un turismo preparato che possa cogliere i valori ed assaporarne i contributi creativi che la città può offrire. E’ un turista esploratore quello che dobbiamo premiare. L’abitante culturale è consapevole della storia e dei valori di un territorio, si sente responsabile e diventa protagonista del suo futuro. Dobbiamo utilizzare questi valori per filtrare il turismo di esplorazione. In questo contesto dev’essere risolta la questione dei Sassi, parte dei quali non sono ancora restaurati e di proprietà dello Stato. Anche su questo deve aprirsi una vertenza con il Governo».

Articoli correlati