Di Vagno a 100 anni dalle battaglie per la Puglia – VIDEO

L'on. Giuseppe Di Vagno (Fonte: https://www.centenariodivagno.it/)

Ucciso 100 anni fa dai fascisti a Conversano, l’on. Di Vagno ha aperto una strada verso la libertà e il rispetto dei diritti civili

 

Il 25 settembre 1921, ben 100 anni fa, un gruppo di squadristi, della sua stessa terra, spararono tre volte alla schiena di Giuseppe Di Vagno a Mola di Bari durante l’inaugurazione della sede del partito socialista locale. Morì il giorno dopo tra le braccia della madre e della giovane sposa che portava nel grembo suo figlio. Di Vagno, a 32 anni, è il primo Deputato ucciso dal fascismo.

A ricordare questo terribile momento che ha rappresentato l’inizio del modus operandi del fascismo, una serie di celebrazioni per onorare il deputato Giuseppe Di Vagno, figlio di Conversano e della Puglia, l’uomo che forse prima di chiunque altro ha saputo leggere ed esaltare le potenzialità del territorio, battendosi per farlo crescere, insegnando al popolo la libertà, il rispetto dei diritti e l’uguaglianza fino a perdere vita, dopo una lunga serie di attentati, ma i suoi valori sono oggi più vivi che mai.

Era un politico nato e cresciuto nella terra. Attraverso gli studi aveva compreso che la Puglia aveva bisogno di crescere, emanciparsi e che tutti avevano gli stessi diritti. Ecco perché si batté per lo sviluppo del Mezzogiorno, dimostrando che la cultura e l’istruzione permettono di crescere e di essere liberi.

Il gigante buono, soprannominato così da Filippo Turati per la sua statura, ha lasciato un segno indelebile in Puglia e nella politica, tanto che le celebrazioni per il centenario della sua morte si sono svolte in contemporanea in molte città pugliesi, oltre Bari, Conversano e Mola di Bari, poi Roma, Fratta Polesine, e persino Vienna.

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha voluto omaggiare il lavoro dell’on. Di Vagno presenziando questa mattina alle celebrazioni che si sono svolte a Conversano nel Teatro Norba.

Ma cosa è rimasto oggi del pensiero di Giuseppe Di Vagno? Molto. Le sue lotte e le sue idee sono vive più che mai: lo sviluppo del Mezzogiorno, la burocrazia delle amministrazioni locali, l’assenteismo della classe dirigente, l’inerzia dei politici, la mancanza di istruzione diffusa al cui sostegno fondò un ente di educazione popolare. Di Vagno ottenne anche dal Governo Giolitti l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’Acquedotto Pugliese. Il suo pensiero è ripreso continuamente dalla politica, segno che c’è ancora molto da lavorare.

Ecco perché è importante conoscere il territorio, la sua storia e le persone. Bisogna battersi per i diritti della terra e del suo popolo, solo in questo modo si può crescere e si può costruire una vita e un mondo migliore.

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