
Il Consiglio dei Ministri ha approvato poche ore fa la misura che mette in tasca alle famiglie meno abbienti un buono tra i 70 e gli 80 euro da spendere per il pieno. Altroconsumo spiega come funziona e a chi è destinato
È ufficiale, il Consiglio dei Ministri ha varato un buono benzina tra 70 e 80 euro destinato alle famiglie meno abbienti che sarà caricato sulla social card già distribuita a 1,3 milioni di famiglie per fare la spesa. Ma per l’associazione di consumatori Altroconsumo non è la soluzione agli aumenti di carburante.
Cosa prevede e a chi è destinato il bonus
Dunque un bonus, anzi sarebbe meglio dire “un buono” benzina, del valore di 80 euro da spendere direttamente alla pompa di benzina, come ha stabilito oggi il Consiglio dei Ministri, inserendo la misura nel decreto legge “Energia”, recante `Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio, nonche´ proroga di termini normativi e di versamenti fiscali’, che ha un “peso” di 1,3 miliardi.

Questa del buono benzina era una misura già ipotizzata nei giorni scorsi, ma sarebbe dovuta rientrare nella discussione più ampia relativa alla legge di bilancio 2024 il prossimo dicembre. Tuttavia il Governo ha deciso invece di licenziarla subito in questo CDM.
Il buono benzina avrà un valore di circa 80 euro e sarà un contributo una tantum spendibile direttamente dal distributore. Non si tratta tuttavia di un bonus esteso a tutta la popolazione, ma riguarderà soltanto la fascia di cittadini più debole economicamente, quella quindi che più è esposta agli aumenti stratosferici che stanno interessando i carburanti da questa estate a oggi.
Come sarà erogato il buono
Proprio perché il buono sarà destinato ai meno abbienti, il governo caricherà gli 80 euro (cifra massima indicata dall’esecutivo) direttamente sulla social card “Dedicata a te” che i Comuni hanno già distribuito ai cittadini più vulnerabili, ovvero alle famiglie con almeno 3 componenti e un Isee sotto i 15 mila euro. (In questo approfondimento, tutti i dettagli su come funziona e a chi è stata consegnata la social card).
La social card, che è stata al momento caricata con 382,50 euro da spendere esclusivamente in beni alimentari, è in mano a circa 1,3 milioni di famiglie: potrebbe quindi essere utilizzabile non solo per fare la spesa ma anche per fare rifornimento dal benzinaio.
Carburanti, non si fermano gli aumenti
Come Altroconsumo ha rilevato anche nelle sue analisi sui prezzi di diesel e benzina, il costo dei carburanti è in continua crescita da questa estate: se si pensa che in media a livello nazionale si paga ormai circa 2 euro al litro la verde in modalità self (con il prezzo medio in Liguria che a metà settembre ha raggiunto addirittura i 2,0235 €/litro) e che il diesel è aumentato del 15% dall’inizio dell’estate, si capisce subito che la situazione per molte famiglie è destinata soltanto a diventare ancora più critica.
Occorre intervenire sull’Iva
In questa situazione, in molti ritengono che questa misura del Governo sia certamente meglio di niente: ma bonus una tantum, che pure danno una mano ai più fragili, e cartellonistica non possono essere la soluzione di fronte ai vasti aumenti degli ultimi giorni e settimane; servono poi più investimenti nella mobilità pubblica per dare alternative concrete, praticabili e a basso costo.
Così Altroconsumo crede sia necessario subito un intervento sulla tassazione dei carburanti. Secondo l’associazione la via maestra resta intervenire sulla componente fiscale azzerando l’Iva sul prezzo della benzina: con i continui aumenti alla pompa il rischio è che fra un po’ 80 euro bastino giusto per un pieno o poco più. Azzerando l’Iva sul carburante, invece, si alleggerirebbe seriamente il prezzo della benzina anche in caso di ulteriori aumenti. Di qui il lancio di una petizione per azzerare l’Iva sui carburanti.
(Fonte: Altroconsumo)