
È nella sede dell’AMIU. Decaro: “a Bari il primo impianto pubblico che chiude il ciclo dei rifiuti. Puntiamo ad abbassare tariffa per i cittadini con i risparmi”
Tutto pronto per il primo impianto totalmente pubblico della Regione Puglia di trattamento di rifiuti organici (FORSU).
L’impianto, finanziato per 11 milioni di euro dalla Regione Puglia e per la restante parte da AMIU, è realizzato con una tecnologia innovativa in grado di assicurare, nelle varie fasi del processo, la produzione di biogas dagli scarti alimentari e il successivo affinamento fino alla produzione di ammendante agricolo. Tutte le sezioni di produzione sono in ambiente confinato e con aspirazione d’aria, ad eccezione della sezione di maturazione secondaria del compost. Al fine di monitorare e prevenire l’eventuale rilascio di sostanze odorigene è stato progettato e realizzato un sistema di monitoraggio adeguato con sensori olfattometrici distribuiti lungo tutto il perimetro del compendio impiantistico di Bari dell’AMIU Puglia.
La capacità di trattamento dei rifiuti è di 40.000 tonnellate di FORSU e 8.200 tonnellate di Strutturante (sfalci di potatura). La riduzione dello smaltimento in discarica, come prescritto dalle direttive comunitarie, dalle norme nazionali e in conformità alle previsioni della pianificazione regionale di settore, consentirà di evitare significativi impatti ambientali sul sottosuolo, acque sotterranee e emissioni climalteranti responsabili dei cambiamenti climatici. La sezione di compostaggio consentirà il recupero di materia dai rifiuti mediante la produzione di 10.000 tonnellate di compost. La ricchezza in humus, in flora microbica attiva e in microelementi fa del compost un ottimo prodotto adatto ai più svariati impieghi agronomici, dal florovivaismo fino alle colture praticate in pieno campo. In particolare è indicato per le attività specializzate e consumatrici di sostanza organica, come l’orticoltura, colture da rinnovo, come il mais e il girasole, in viticoltura e frutticoltura. Inoltre, l’utilizzo del compost in agricoltura e nella gestione di parchi e giardini pubblici, completa un virtuoso sistema di economia circolare, riducendo l’utilizzo di fertilizzanti di sintesi e contribuendo alla lotta alla desertificazione dei suoli.
Al termine del trattamento l’impianto, consentirà la produzione di energia elettrica attraverso generatori alimentati con il biogas prodotto dalla digestione anaerobica dei rifiuti organici, pertanto, avrà un bilancio energetico positivo (produce maggiore energia rispetto a quanto ne consuma). L’intero fabbisogno energetico dell’impianto sarà garantito mediante: la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (generatori alimentati con Biogas) pari al fabbisogno annuo di 2.500 famiglie; la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile attraverso l’impianto fotovoltaico posizionato sui tetti dei capannoni realizzati. L’energia termica prodotta dai generatori alimentati con biogas è integralmente utilizzata nello stesso impianto per garantire le ottimali condizioni termiche per la digestione anaerobica.