Biciclette, il “paradosso” Copenahgen

Le biciclette superano il numero delle auto private

Le biciclette invadono la città e l’amministrazione deve correre ai ripari. La capitale europea della bicicletta, Copenahgen, ha grossi problemi di traffico… a pedale. Avete capito bene. Pedale, ergo biciclette.

Si sa che in Danimarca il grande senso civico ed il profondo rispetto dell’ambiente sono alla base dei rapporti quotidiani interpersonali. Negli ultimi anni, c’è stato un notevole incremento delle due ruote a discapito delle quattro. Così, dai dati raccolti in rete sembra che più del 50% dei pendolari di Copenahgen si sposta in bicicletta ogni giorno per lavorare o per studiare. Circa il 30% delle famiglie ha una bici cargo per portare i bambini a scuola o per fare la spesa e mediamente in un anno percorrono 1,2 milioni di chilometri. Inoltre, ci sono circa 400 chilometri di piste ciclabili ed in città c’è la pista più trafficata al mondo con 40 mila ciclisti al giorno.

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A Copenahgen ci sono più biciclette che abitanti

Da circa un anno il numero delle biciclette ha superato abbondantemente il numero delle automobili: i dati raccolti dai sensori posizionati lungo le strade cittadine ci dicono che le biciclette sono circa 270mila mentre le auto private sono circa 260mila. Il dato lascia tutti a bocca aperta.

Per noi italiani è inconcepibile, sembra quasi una “presa per i fondelli”, uno scherzo, ma per i danesi rappresenta un grave problema che deve essere subito risolto nel migliore dei modi ed in tempi brevissimi onde evitare inutili e spiacevoli conseguenze, anche gravi.

Noi italiani, in questo momento, ci faremmo una grassa risata. È evidente e palese che siamo due popoli, uniti sotto la bandiera dell’Europa, ma diametralmente opposti sulle necessità dei cittadini e sulla ecosostenibilità e viabilità. Strade esclusive e su misura delle biciclette, per noi italiani è fantascienza della fantascienza.

Ingorghi di biciclette. L’amministrazione corre ai ripari

Lbiciclette copenahgen‘assessore per la Tecnologia e l’Ambiente Morten Kabell ha così immediatamente fatto installare grandi schermi digitali per indicare ai ciclisti percorsi alternativi in caso di ingorghi. Nelle ore di punta, sono tante le attese e le file, anche sulle quattro corsie; per queste ragioni sono stati necessari i monitor. Nel frattempo si costruiscono nuove autostrade dedicate ai ciclisti per collegare meglio la città e gli altri 23 Comuni dell’intera area metropolitana. I pannelli sono stati posizionati sulle cinque piste più trafficate, dove sono frequenti gli ingorghi. I sensori lungo le strade riportano i dati relativi al traffico in tempo reale. Il tutto è stato finanziato da fondi della Comunità Europea ed è costato circa 700 mila euro. Inoltre, è in programma di realizzare lungo queste autostrade ciclabili una serie di servizi per soddisfare ogni necessità relativa alla bicicletta, da stazioni di pompaggio, ad officine, a tunnel illuminati.

Le biciclette per questo popolo sono non solo un piacere ma anche una necessità, non inquinano e migliorano sensibilmente la qualità della vita e dell’ambiente.

Il futuro delle biciclette

Nei prossimi 10 anni, Copenahgen intende potenziare la viabilità ciclabile in modo tale da eliminare quasi del tutto il trasporto con le auto private, puntando ad una mobilità ecosostenibile, basata su percorsi a piedi, in bicicletta e con mezzi pubblici ad emissioni zero.

Un grande passo avanti nell’ottica di una città a misura d’uomo e dell’ambiente, concetti per noi italiani che rasentano l’utopia.

La “questione” italiana

L’Italia ha un pessimo rapporto con le biciclette, pur amandole tanto: le piste ciclabili sono state realizzate pochi anni fa in molte città grazie ai fondi europei. Queste piste sono state progettate e costruite in maniera non sempre corretta. Spesso sono state adattate in modi piuttosto fantasiosi e bizzarri a percorsi stradali già esistenti, tagliate ed interrotte dalle vie dedicate al normale traffico veicolare. Non risulta alcun tipo di manutenzione e, ovviamente, non esistono servizi per le bici. Inoltre, negli ultimi tempi, anche i ciclisti nelle città hanno intrapreso una guida aggressiva e senza regole, sgusciando tra i veicoli, spesso controsenso. Non sono infatti rari gli incidenti.

biciclette copenahgenIl mercato italiano della bicicletta è diviso parti: le biciclette normali e quelle elettriche. Nel 2016 sono state vendute circa un milione e 555 mila biciclette normali, mentre sono state circa 124 mila quelle elettriche. Una leggiera flessione rispetto al 2015 per le prime ed un inaspettato più che raddoppio per le seconde. Sono risultati che danno da pensare.

Insomma, noi italiani abbiamo ancora molto da imparare, purtroppo, dai Paesi del Nord Europa; dobbiamo fare un’inversione di rotta nella nostra testa della nostra mentalità per poter crescere bene e vivere bene nel nostro tanto amato e bistrattato Belpaese.

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