Bari: pesca illegale, sanzioni per 150mila euro

La Stazione Navale della Guardia di Finanza di Bari ha appena stanato un’organizzazione dedita a violazioni in materia ittica, con sanzioni pari a 150mila euro e il sequestro di 340 kg di molluschi bivalvi. Nei giorni scorsi i militari sono stati impegnati, con l’ausilio di diverse unità navali, in una serie di controlli in mare e lungo la fascia costiera del barese. L’esito delle operazioni ha portato ad individuare 43 persone coinvolte e accusate della violazione di norme amministrative. In particolare, i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale hanno individuato 5 violazioni alla normativa che disciplina la rintracciabilità e tracciabilità dei prodotti alimentari applicata al settore ittico, 2 violazioni alle norme igienico-sanitarie riguardanti i prodotti ittici surgelati mentre 7 soggetti sono risultati responsabili della immissione in commercio di prodotti ittici privi della documentazione igienico- sanitaria e altre 7 persone sono state sorprese a svolgere attività di pesca in zona vietata. Inoltre sono 13 le accuse per il mancato rispetto a diverse norme del codice della navigazione.

I militari hanno provveduto a segnalare all’Autorità Giudiziaria anche un responsabile di illeciti contro le norme che vietano la pesca, la detenzione e la commercializzazione di prodotti ittici e hanno sottoposto a sequestro 40 kg di novellame della specie bianchetto. I reati si verificano in seguito alle restrizioni imposte dal Regolamento comunitario 1967/2006, entrato in vigore nel giugno scorso, che ha introdotto norme più rigide soprattutto per la cosiddetta “piccola pesca”, con misure volte a proteggere e conservare le risorse acquatiche vive e gli ecosistemi marini e a garantirne uno sfruttamento sostenibile nel Mediterraneo.

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