Bari, le pedane all’aperto restano fino al 31 dicembre 2023

via roberto da bari
Resteranno fino al 31 dicembre le pedane a Bari

La giunta approva la delibera per proroga procedure di occupazione di suolo pubblico semplificate e pedane su carreggiata

 

Sarebbero dovute restare fino al 30 giugno 2023, invece resteranno fino all’ultimo dell’anno. Così ha infatti deciso la giunta comunale, che ha approvato la delibera che proroga al 31 dicembre 2023  la norma emanata in tempo di covid e che   conferma la possibilità per le attività economiche di usufruire di un’installazione temporanea del tipo “Parklet”, secondo le medesime regole tecniche già applicate fino ad oggi (come ad esempio i metri quadri utilizzabili all’esterno del locale), comprensive anche del pagamento di  canoni agevolati  per l’occupazione del suolo pubblico.

Il provvedimento a suo tempo era nato dalla necessità di incoraggiare ulteriormente la ripresa delle attività economiche dopo la fase più dura della pandemia e promuovere la vivibilità dei quartieri. Oggi si aggiunge la volontà di venire incontro ai commercianti gravati da bollette a più zeri.

L’occupazione era limitata fino al 30 giugno 2023, data in cui gli esercenti avrebbero dovuto provvedere alla rimozione delle installazioni, con il contestuale ripristino dello statu quo ante a cura dell’installatore. L’esecutivo comunale, con questo provvedimento, intende quindi recepire la proroga disposta a livello nazionale per consentire, fino al prossimo 31 dicembre, l’accesso alla procedura semplificata anche per nuove occupazioni di suolo pubblico, per una permanenza sul territorio dell’intero anno in corso.

Sono confermate, inoltre, dall’amministrazione comunale le limitazioni di occupazione, al fine di contemperare la duplice esigenza di favorire da un lato la ripresa per le attività economiche presenti in città, dall’altro di evitare l’aggravarsi delle condizioni di traffico e congestione viari.

È comunque fatta salva la possibilità, da parte dell’ente, di non consentire l’occupazione qualora la stessa non sia compatibile con i parametri di sicurezza stradale legati all’intensità del traffico veicolare e dei mezzi di trasporto pubblico.

 

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