Rinviati a giudizio i dirigenti di ENEL SpA Anselmo Giovannoni, Guido Palmerini Civis, Franco Luccioli, Carlo Menichelli, per il reato di omicidio colposo, di cui all’art. 589 c.p., per aver procurato la morte per asbestosi e mesotelioma di ex dipendenti della centrale geotermoelettrica di Larderello, in provincia di Pisa.
“… per colpa consistita in negligenza, imprudenza, imperizia e violazione di norme di igiene sul lavoro… di rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui erano esposti e di portare a loro conoscenza i modi di prevenire i danni derivanti dall’esposizione ad amianto, esponendo così a polveri di amianto il lavoratore…” si legge nel dispositivo emesso dal GIP.
Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Pisa Giulio Cesare Cipolletta, al termine della discussione, questa mattina, ha accolto le richieste dell’avvocato Ezio Bonanni, difensore di parte civile, assistito dall’avv. Isabella Sardella del foro di Pisa.
L’udienza dibattimentale davanti al giudice Murano del Tribunale Penale di Pisa è stata fissata per il prossimo 20 maggio 2015. ENEL SpA, citata in giudizio come responsabile civile, dovrà rispondere dei danni causati alle parti offese – i familiari delle vittime – che si sono costituite parte civile.
Molti altri casi di patologie asbesto correlate – annuncia Bonani – saranno portati all’attenzione della magistrature dall’Associazione Osservatorio Nazionale Amianto.
«È necessario che i danni siano risarciti dall’Enel e non si comprende il motivo per cui la società non vi abbia ancora provveduto – ha detto l’avv. Bonanni -. Nei prossimi mesi agiremo anche per le altre vittime con analoghe istanze di giustizia, oltre che nei confronti dell’ INAIL per il riconoscimento delle malattie professionali e nei confronti dell’Inps per il prepensionamento».