Riqualificazione del centro storico ed interventi contro l’erosione delle coste sono due “pilastri” della politica di tutela ambientale di Giovinazzo. Ne ha parlato il sindaco, Antonello Natalicchio, al quale Ambient&Ambienti ha rivolto qualche domanda.
Il comune, di cui lei è il primo cittadino, è uno delle 5 “perle”, secondo il Piano Strategico Terra di Bari. Come mai? Quali sono le risorse paesaggistiche ed ambientali?
«Abbiamo un centro storico che offre ai visitatori la possibilità di fare una passeggiata tra vicoli e stradine. Questa zona è anche oggetto di interventi di riqualificazione. La stessa cosa si può dire per la costa, per la quale stiamo realizzando lavori contro l’erosione».
Può spiegare meglio?
«Il centro storico, grazie alla realizzazione del Piano Integrato di Rigenerazione Urbana (PIRU), dovrà essere concepito come polo di attrazione turistica ed un’area residenziale a misura giovane in continuo movimento, tramite mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, come park and ride, pista ciclabile, percorsi pedonali protetti. Questo è uno degli interventi che abbiamo previsto nel documento programmatico del Piano, nel quale sono state individuate altre aree bersaglio che, pur collegate con il centro storico, dovranno essere fornite di parcheggi per auto e servizi per minori e disabili, inquadrate in programmi di edilizia residenziale pubblica».
E’ possibile, quindi, un modello di turismo che sia anche sostenibile?
«Sicuramente. Penso, per esempio, che si possa costruire una rete turistica tra i vari comuni che si affacciano sul mare e quelli dell’entroterra barese».
Torniamo agli intervisti dal Piano Strategico per Giovinazzo. Cosa è previsto?
L’intervento più importante programmato con MTB riguarda l’assetto del territorio. Il Piano Strategico Metropolitano BA2015 contiene un ampio intervento di recupero e rifunzionalizzazione della parte orientale della città lungo l’asse cala Spiriticchio, lama Castello, area ex AFP. Abbiamo ottenuto il finanziamento del primo fondamentale tassello di questa ampia pianificazione: 3,4 milioni di euro per la messa in sicurezza di lama Castello e il completamento della caratterizzazione dell’area ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi. Abbiamo candidato ad un finanziamento di 1.700.000 euro la rifunzionalizzazione della zona da piazza Leichhardt al molo di levante, con la creazione di una passeggiata a mare lungo il perimetro esterno del nucleo antico della città, vie di penetrazione pedonale verso il suo centro e aree a parcheggio e di scambio sul suo perimetro interno. Ad un intervento privato sarà delegata la rifunzionalizzazione dello spazio dell’ex plesso scolastico di scuola dell’infanzia presente nell’area come area di parcheggio a servizio del nucleo antico della città.
Il comune fa parte anche dell’Ambito Territoriale Ottimale Ba2. Che cosa state realizzando?
«Abbiamo lavorato molto per il sistema di riutilizzo dei rifiuti. Sono stati approntati due piani di sviluppo della differenziata ma si sono scontrati in primo luogo con la difficoltà di reperire le necessarie risorse per finanziare questo passaggio alla differenziata. Si trattava, quindi, di chiedere ai cittadini un sacrificio economico ai cittadini senza avere la certezza che questo sacrificio economico si traducesse in un beneficio ambientale immediato. Da qui la scelta dell’amministrazione comunale di mantenere le isole ecologiche».
Ci sono altre iniziative?
«Abbiamo attivato un’attività di raccolta differenziata della plastica e carta presso gli stessi cassonetti. Sono in corso, comunque, due progetti che fanno leva entrambi su finanziamenti previsti nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali (POR) per l’implementazione di tale attività. Si prevedono un’isola ecologica stabile ed un’altra mobile. Questi interventi sul territorio si accompagnano ad un’attività di sensibilizzazione che è passata attraverso uno screening dei bisogni delle famiglie».
(ha collaborato Francesca Di Tommaso)