
Non basta il confronto tra i piani tariffari sul mercato: occhio anche al servizio clienti e alle modalità di pagamento
Il tema dei rincari delle spese energetiche è un argomento sempre più scottante che coinvolge milioni di utenti, famiglie e imprese, e ci impone di cercare di ottimizzare al massimo i nostri consumi, provando a valutare le migliori offerte di energia elettrica disponibili sul mercato.
Il metodo più veloce e intuitivo consiste nel metterle a confronto grazie ai comparatori online che offrono una sintesi, visualizzabile a colpo d’occhio, di quella che sarà la tipologia di contratto che andremo a consultare. Per poter comprendere quali sono gli elementi importanti da considerare, bisogna però conoscere come funziona la fornitura di energia elettrica e come sono suddivisi i costi.
Come funziona il mercato libero
Nella nostra bolletta ci sono diverse voci che non sempre sono di facile comprensione, ma che possiamo suddividere in costi fissi e costi variabili. Per quanto riguarda i primi, avremo gli oneri di sistema e i costi che il fornitore, indipendentemente da quello scelto, sostiene per il trasposto dell’energia. Di conseguenza, ciò che farà la differenza da un operatore all’altro, e che li mette in concorrenza, è il prezzo al quale viene venduta la materia prima, il cui importo è composto dal prezzo d’acquisto (uguale per tutti i fornitori), più il guadagno che la compagnia elettrica intende ricavare dal nostro consumo.
Entro gennaio 2024, gli utenti privati domestici che sono ancora legati al Servizio di Maggior Tutela dovranno scegliere di passare al Mercato Libero dell’Energia: oltre questa data, verrà loro assegnato un servizio a tutele graduali ancora per un anno. Le offerte per aderire a un nuovo fornitore del mercato libero sono quindi molte e molto vantaggiose soprattutto per chi ancora non avesse fatto questo passaggio.
Il prezzo dell’energia elettrica e il piano tariffario
Per poter individuare consapevolmente le migliori offerte energia elettrica sui comparatori online, dovremo adottare una serie di accorgimenti, in particolare considerare il prezzo al kilowattora del nostro fornitore e analizzare le varie fasce di erogazione per impostare il piano tariffario più in linea con le nostre esigenze.
Le tariffe possono essere monorarie, ovvero identiche per tutto l’arco della giornata, o biorarie, in quanto si differenziano fra orario diurno o notturno.
In base a questa suddivisione, è importante analizzare le nostre abitudini di consumo e decidere di conseguenza, fra diverse opportunità.
Nel caso della tariffa monoraria, potremo scegliere fra un prezzo fisso, per metterci al riparo da eventuali rincari, o un prezzo indicizzato, per approfittare dei periodi in cui l’energia costa meno.
Per la bioraria invece abbiamo una suddivisione in fasce: F1, F2, F3, che possiamo schematizzare nelle seguenti modalità:
- F1: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19, esclusi i giorni festivi nazionali;
• F2: dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23; il sabato dalle 7 alle 23, escluse le feste;
• F3: dal lunedì al sabato dalle 23 alle 7; 24 ore per le domeniche e i giorni festivi.
Si potrà pertanto scegliere una fatturazione a due fasce F1 e F23 (F2+F3), oppure F0, la tariffa monoraria per la quale il prezzo non dipenderà dalle ore della giornata.
Naturalmente, se sappiamo di trascorrere molte ore in casa (per esempio per chi lavora da remoto), sarà più conveniente la tariffa monoraria, mentre se siamo fuori durante il giorno, converrà certamente scegliere la bioraria, in quanto i prezzi applicati nella fascia notturna sono solitamente inferiori.
La migliore offerta energia elettrica: come individuarla?

Come abbiamo potuto evidenziare, il costo dell’energia per kilowattora è ciò che dobbiamo tenere più in considerazione quando andiamo a comparare le offerte presenti sul mercato.
Tuttavia ci sono altri aspetti non trascurabili da considerare, nel momento in cui scegliamo in nostro fornitore.
Per prima cosa il servizio clienti: una compagnia che non sia in grado di fornire un’assistenza efficiente e celere ai propri utenti può essere un vero problema, in caso di controversie.
In linea di massima, un customer care telefonico, che funziona a dovere, dovrebbe poter risolvere qualunque difficoltà, anche da remoto.
Non per tutti comunque questa modalità è sufficiente, per cui se pensiamo di aver bisogno di sportelli presenti sul territorio, è bene verificare che il servizio non sia disponibile solo online o telefonicamente, perché questa è la tendenza prevalente.
Per chi invece è pratico con internet e i servizi in rete, le compagnie più all’avanguardia consentono un’autogestione pressoché totale delle proprie forniture, grazie alle applicazioni e i siti dedicati: dal pagamento delle bollette alla lettura del contatore, oltre all’invio delle fatture anche via mail, con un notevole risparmio sui costi di spedizione che durante l’anno possono essere rilevanti.
Anche le modalità di pagamento sono importanti: la maggior parte degli operatori propone la domiciliazione bancaria delle utenze, tuttavia, per chi preferisce il classico bollettino postale, è bene informarsi se questo mezzo è ancora consentito, sempre per il motivo che vede tutti i servizi spostarsi progressivamente verso la digitalizzazione.
La maggior parte dei fornitori inoltre offre la possibilità di rateizzare i pagamenti, con modalità differenti, che cambiano da un operatore all’altro.
Infine, le promozioni sono sempre molto allettanti per i nuovi clienti, in quanto il loro scopo è proprio quello di attirare un numero sempre maggiore di persone.
Ciò a cui dovremo prestare attenzione quindi, è cosa succede una volta terminata l’offerta conveniente che abbiamo sottoscritto e se ci sono dei vincoli da rispettare.
Molto spesso infatti, allo scadere della promozione, i prezzi aumentano considerevolmente: dovremo pertanto valutare se siamo disposti a proseguire o se cambiare nuovamente operatore, compatibilmente con eventuali tempi da rispettare, per evitare di pagare penali salate per aver rescisso un contratto anzitempo. Nel caso in cui non ci fossero obblighi contrattuali, cambiare fornitore non comporterà nessun costo aggiuntivo, in quanto, così come accade per altri settori (telefonia e banche, per citarne un paio), la legge sulla concorrenza non ne prevede alcuno.