Gargano, qui c’è ambiente, tradizione e cultura

L’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione di San Nicandro Garganico, Lorena Di Salvia (foto Sannicandro.org)

L’ambiente, le tradizioni e la cultura sono risorse da tramandare alle giovani generazioni. L’amministrazione comunale di San Nicandro Garganico, guidata dal sindaco Piero Paolo Gualano, si sta impegnando, ha dichiarato, «nella promozione dei prodotti e salvaguardia dell’ambiente che rappresentano fattori fondamentali per lo sviluppo ed il futuro della nostra comunità. Il Gargano è una grande risorsa. Siamo in una posizione strategica tra il mare, la montagna ed i laghi. Stiamo cercando di promuovere iniziative che facciano conoscere il nostro territorio ed i nostri prodotti, come la Fiera dell’Accoglienza che si svolge da 172 anni». Una giovane testimone è l’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione di San Nicandro Garganico, Lorena Di Salvia, che parla delle manifestazioni e peculiarità del centro garganico.

Molte sono le iniziative culturali. Ne può parlare?

Il sindaco di San Nicandro Garganico Piero Paolo Gualano insieme a due concittadini in costume

«Durante l’anno sono molte le manifestazioni. Uno degli gli eventi che in questi ultimi anni si è ritagliato un suo spazio ed una sua attenzione, grazie ad una specifica associazione, è l’Accensione dell’Albero che si tiene l’8 dicembre ed è entrata a far parte della tradizione riuscendo a creare un connubio con le scuole dell’infanzia ed elementari. I bambini scendono in Piazza IV Novembre cantando e dopo avviene l’accensione dell’albero. Un appuntamento ormai caratteristico del centro garganico è poi il Carnevale, anch’esso legato alla tradizione, tra i più originali di tutta la Capitanata, ricco di spontaneità e fantasia, pieno di satira e travestimenti, che unisce folklore ed arte, musica e teatro. Le associazioni, i gruppi spontanei, le scuole e le parrocchie s’impegnano e partecipano per la riuscita della manifestazione. I due costumi tipici sono la pacchiana ed il pastore, con cui anticamente ci si vestiva in occasione del matrimonio. Ecco perché la pacchiana porta sempre con sè i confetti. Questo è un vestito molto particolare perché ha dietro fasce di nastro, ognuna delle quali indicava una gerarchia di appartenenza sociale. La fascia dorata era quella dell’alta borghesia. Tutta la pacchiana era ricoperta di oro antico che oggi ha un valore elevato. Il carnevale è famoso anche per il cosiddetto u’ cuncertin, filastrocche che nascono al momento fra contadini e contadine in un contesto di armonia. Poi c’è l’estate sannicandrese, un programma di eventi, che permette a tutte le associazioni locali culturali, sociali e musicali di esibirsi» .

Tra le eccellenze culinarie di San Nicandro, i prodotti ricavati dal latte delle mucche podoliche occupano una posizione di rlievo

Fanno parte della tradizione anche una serie di prodotti tipici, fra cui quelli podolici, vero?

«Sì, gli allevatori si uniscono per farsi promotori delle loro produzioni: quest’anno, in particolare, ce n’è stato uno che ha promosso il caciocavallo podolico alla Sagra della vacca podolica e della capra, che ha avuto un grande successo non solo a livello sannicandrese, ma anche garganico».

In questo territorio si svolge ancora la transumanza lungo i tratturi. Quali sono quelli che insistono sul territorio di San Nicandro Garganico?

«I tratturi interessano la parte del Monte d’Elio, dove si trova la chiesa di Devia, e la zona che confina con Cagnano Varano e San Marco in Lamis, dove tra l’altro c’è la riserva naturale della Dolina Pozzatina, che rientra nel Parco Nazionale del Gargano».

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