Discariche abusive, il male infinito

In due giorni scoperte dalla Guardia di Finanza a Tortona e a Messina. Altri interventi in tutta Italia anche dai Carabinieri

 

Non si fermano i sequestri di discariche abusive che in pochi giorni sono avvenuti su tutto il territorio italiano. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza.

L’operazione di Tortona

A Tortona, in provincia di Alessandria, i finanzieri hanno sequestrato tre distinte aree, per circa 40.000 mq complessivi, adiacenti all’alveo del torrente Curone. Nei terreni erano ammassati e interrati cumuli di lastre di amianto, contenitori di prodotti chimici velenosi e nocivi, materiale edile, agricolo, rifiuti civili, pneumatici, elettrodomestici e parti di arredi.

Dalle indagini, in collaborazione con l’ARPA Piemonte, è emerso che i proprietari delle tre aree, sia privati che Demanio, non sapevano nulla. Non conoscendo al momento l’identità dei autori degli illeciti, è stata depositata in Procura una denuncia per violazione delle norme ambientali nei confronti di ignoti. Le aree sono invece state affidate, dopo il sequestro, in custodia giudiziale ai responsabili dell’area tecnica dei Comuni di competenza, in attesa della bonifica. Sarà recuperata anche l’ecotassa.

Le discariche di Milazzo

A Milazzo, invece, è stata sequestrata una vasta zona nell’area industriale di Pace del Mela, in provincia di Messina, trasformata in discarica abusiva. Anche in questo caso sono stati trovati elettrodomestici, plastica, metalli, arredamenti, rifiuti solidi urbani e persino gli scarti di lavorazione altamente inquinanti di un’officina meccanica. Nel Comune limitrofo di San Filippo del Mela è stato scoperto, nelle vicinanze di un torrente, un terreno, di proprietà del titolare di una ditta di traslochi, utilizzato come deposito non autorizzato a cielo aperto di carcasse di veicoli, pneumatici, materiali elettrici e ferrosi, scarti edili, materassi e persino i resti di alcuni rifiuti bruciati. La coppia, marito e moglie, proprietari del sito, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Barcellona Pozzo di Gotto per l’ipotesi di reato di abbandono di rifiuti e gestione di discarica non autorizzata. Le aree sequestrate saranno presto bonificate dagli organi competenti.

Scoperto, infine, sempre nella stessa area di San Filippo, lo sversamento a cielo aperto di liquami da una condotta fognaria nel vicino torrente. In questo caso, le condotte sono state subito ripristinate, evitando il sequestro e l’inquinamento dell’area.

Altri interventi, in meno di una settimana, sono stati eseguiti dai Carabinieri del NOE tra Bari e Foggia e Val di Non, in due distinte operazioni.

L’inquinamento delle discariche

Le discariche abbondano su tutto il territorio italiano, nonostante i sequestri e gli interventi. In alcuni casi, dopo la bonifica, alcuni terreni vengono regolarmente ricoperti di rifiuti. Il più delle volte vengono scelti da malintenzionati terreni e aree nascoste dalla vegetazione in zone interne, mentre a volte l’abbandono di rifiuti avviene persino alla luce del sole, in città, in aree anche molto frequentate.

È un fenomeno che sta avvelenando l’ambiente, la terra, l’acqua, l’aria e, di conseguenza, anche noi stessi. Chi scarica rifiuti dove capita, senza fare la differenziata, aumenta i costi economici della gestione e dello smaltimento dei rifiuti, e provoca danni incalcolabili alla salute.

Come l’inquinamento inquina il nostro corpo

È tutto molto semplice da capire, lo spieghiamo per l’ennesima volta. I rifiuti abbandonati si deteriorano con le intemperie. Le sostanze che si sprigionano, che sono nocive, inquinano rapidamente il terreno, l’acqua e l’aria. Queste sostanze vengono poi respirate da noi o introdotte nel nostro organismo tramite il cibo contaminato nello stesso modo. Inevitabile ammalarsi, fino alla morte. I danni economici sono più immediati: oltre agli evidenti costi di personale e di bonifica delle aree, bisogna considerare i costi per lo stoccaggio e il recupero dei materiali che, se conferiti correttamente avrebbero prodotto reddito, mentre come rifiuti hanno un costo di gestione che grava sulle tasche di tutti i cittadini.

Per tutte queste ragioni, è evidente che conviene differenziare correttamente e conferire i rifiuti negli appositi centri di raccolta. E se non vogliamo ammalarci, possiamo evitare di inquinare l’ambiente, dove vengono prodotti i cibi che mangiamo.

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