Xylella, io la combatto con le buone pratiche

Giorgio Greco, da Seclì (Lecce) ci aggiorna sullo stato del suo uliveto che resiste all’attacco della Xylella grazie ad un insieme di buone pratiche 

 Perché seccano gli ulivi nel Salento? A 3 anni dal misterioso morbo della Xylella è questa la domanda che molti continuano a porsi; domanda alla quale, finora, non è stata data una risposta univoca, certa, condivisa e definitiva.

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Un ulivo non attaccato dalla xylella

Sono tanti gli agricoltori e i proprietari che non sanno ancora cosa accade tra gli ulivi, non sanno perché seccano, se, ad esempio, le proprie piante sono positive o negative al batterio Xylella oppure è qualcos’altro a farle seccare; essi brancolano nel buio. E’ una situazione paradossale, alquanto singolare, che non credo abbia precedenti nel mondo agricolo-ambientale, una situazione intricata che genera confusione su confusione, una torre di Babele più caotica del solito.

L’unico tentativo per contenere l’avanzata della malattia e mitigarne gli effetti, tentativo che trova d’accordo un po’ tutta la torre, rimane quello del ripristino delle buone pratiche agricole di una volta, anche se, di fatto, risulta debole, isolato e quindi poco incisivo.

Per quello che riguarda la mia esperienza, è da gennaio 2014 che sto provando quella che, oggi, rappresenta una semplice sperimentazione empirica . Fino a qualche giorno fa non conoscevo neanche le varietà presenti nel mio campo: sono due, Cellina di Nardò e Ogliarola Leccese, e mi sono state indicate da un anziano contadino del paese, uno tra i pochi che le sa distinguere.

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Le foglie degli ulivi sani

Il disseccamento si è manifestato sui miei alberi negli ultimi mesi del 2013 e non so quanto tempo può vivere una pianta una volta attaccata. Quello che so è che sono trascorsi 3 anni, durante i quali sono state scattate altre foto, l’ultima il 22 ottobre 2016 (che riportiamo, n.d.r.), ad aggiornare la situazione. C’è ancora vita nel mio oliveto, nonostante i ripetuti attacchi con alberi visibilmente più sofferenti rispetto ad altri, per cui la sperimentazione empirica va avanti fino al prossimo aggiornamento previsto ad aprile 2017. Anche le foto delle foglie di 8 dei 34 ulivi presenti nel mio oliveto appartengono ad 8 alberi che, a 3 anni circa dalla sperimentazione empirica, sembrano resistere meglio agli attacchi del disseccamento rapido dal quale non sono immuni. Mantengono, ad oggi, una forma abbastanza regolare non avendo subito importanti perdite di chiome e di rami.

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