WWF e Marina Militare insieme per la salvaguardia del Mediterraneo

Il Palinuro

La ricchissima biodiversità del Mediterraneo è a rischio! Il suo ricambio è lento: 80/90 anni per le acque superficiali e ben 7.500 anni per l’intero volume e il Mare Nostrum non riesce a smaltire l’inquinamento prodotto dalle molteplici attività umane. A cominciare tante dalle piattaforme offshore per l’estrazione del petrolio agli scarichi illegali e fuori norma, dalla cementificazione delle coste a pratiche di pesca eccessiva fino alla diffusione della plastica.

Secondo un recente studio pubblicato dalla rivista scientifica “PLOS one”, nel Mar Mediterraneo c’è un rifiuto plastico ogni 4 metri quadrati: una massa inquinante stimata tra le 1.000 e le 3.000 tonnellate e comparabile con le grandi “isole di plastica” galleggianti osservate negli Oceani.

Per conoscere meglio, amare e difendere il mare il WWF ha pianificato “MEdiTErraneo”, la nuova campagna di sensibilizzazione, con la collaborazione della Marina Militare che ha messo a disposizione la goletta Palinuro e gli allievi della Scuola Navale “Francesco Morosini” e dell’Accademia Navale di Livorno. L’imbarcazione navigherà lungo gli 8.000 chilometri di coste italiane e farà tappa in cinque porti da giugno a settembre, per far conoscere ai visitatori della nave l’importanza di proteggere la ricca biodiversità del Mar Mediterraneo e quanto questo mare faccia parte della nostra storia e della nostra identità culturale.

Il Palinuro (la tradizione della Marina Militare vuole che le proprie navi abbiano l’articolo al maschile – n.d.r.), partito da Venezia il 16 giugno scorso terminerà il suo viaggio a Montecarlo a settembre. In questo fine settimana ha fatto tappa nel porto di Ortona, dove, questa mattina, si è tenuta la conferenza stampa, cui hanno partecipato il Capitano di Fregata Gabriele Belfiore, Comandante del Palinuro, Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia, Luigi Agresti, Campagna Mare del WWF Italia, e Luciano Di Tizio, delegato Abruzzo del WWF Italia.

La goletta resterà ormeggiata per le visite oggi, sabato 27 giugno dalle ore 15.00 alle ore 18.30 e domenica 28 giugno dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle 18.30. Sull molo di attracco e a bordo sono allestiti stand con materiali informativi sulle attività del WWF in difesa di specie e ambienti; una speciale iniziativa coinvolge i visitatori per un “selfie” da scattare accanto ad una sagoma di balenottera comune, la specie più grande del Mediterraneo e la seconda al mondo.

La tappa di Ortona è dedicata alla difesa del mare dal pericolo petrolio e all’istituendo Parco Nazionale della Costa Teatina, con la terza edizione dell’iniziativa WWF “Camminando per il Parco”.

In Adriatico, sono settantotto le concessioni attive per l’estrazione di idrocarburi, diciassette i permessi di ricerca già rilasciati nell’area italiana, ventinove in fase di rilascio in quella croata, cui si aggiungono ventiquattro ulteriori richieste avanzate per il tratto italiano: un’area di oltre 55.000 kmq quella nel Mare Adriatico a rischio estrazioni, con conseguenti pericoli non solo per l’ambiente, ma anche per le consolidate economie turistiche costiere.

Quanto alle aree naturali protette l’Abruzzo è la regione dei parchi, con tre parchi nazionali, un grande parco regionale, un’area marina protetta e un sistema di riserve naturali regionali. Il Parco della costa teatina, però, istituito con legge dello Stato nel 2001 per proteggere una dei tratti di costa più belli del litorale adriatico, è solo sulla carta e il WWF, da quindici anni chiede di accelerare questo processo per creare anche sulla costa abruzzese un’importante area protetta di carattere nazionale che possa rappresentare un modello di sviluppo sostenibile per un territorio che attende da tempo una valorizzazione.

E per richiamare l’attenzione su questo processo, il WWF lancia dal Palinuro la nuova edizione del “Cammina per il Parco”, che vede protagonisti, dal 2 al 5 luglio, Marco e Andrea. I due attivisti insieme con tanti altri trekker ripercorreranno l’ex tracciato ferroviario della Costa dei Trabocchi, 72 chilometri di costa, da percorrere in quattro giorni per incontrare amministratori, operatori economici e cittadini. Partendo da San Salvo attraverseranno i nove comuni della costa teatina fino a Francavilla al Mare, visitando così riserve regionali, siti di interesse comunitario della Rete Natura2000, parchi urbani, dunali e archeologici. Il cammino, che ha come comune denominatore il trabocco, l’antica macchina da pesca tipica dell’Abruzzo, procederà lungo luoghi ricchi di natura ma caratterizzati anche dalla presenza dell’uomo che ha sempre tratto il proprio sostentamento dal mare senza distruggerlo.

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