Giungere ad una definizione di rotte navali che riconoscano la priorità delle aree sensibili. Ci sono stati, in tal senso, importanti contatti tra il ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana. Il Wwf Italia plaude a questo lavoro commentando in maniera positiva l’annuncio del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, dell’applicazione della legge sulle “rotte proibite”.
In una nota il Wwf, come più volte sostenuto, ritiene che “la tragedia della Costa Concordia debba portare nuove decisioni non solo per il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano ma anche per il Santuario dei cetacei che ad oggi è sostanzialmente privo di regole e di garanzia ad esclusione delle gare off-shore. Il confronto in essere con la Regione Toscana deve essere allargato anche alla Regione Liguria e alla Regione Sardegna, oltre che alla Francia”.
Pertanto l’associazione ribadisce “l’importanza di fare un punto di verità sul Santuario dei Cetacei. Al di là di questo, va fatta una riflessione sulla funzionalità delle aree marine a tutela delle piccole isole. Un’area marina protetta impone regole che sono sempre rispettose delle esigenze locali ma che prevengono forme di fruizione impattanti e impongono fasce di rispetto. Un’area marina protetta al Giglio sarebbe certamente stata evidenziata sulle carte nautiche e segnalata con apposite boe ed è quindi pensabile che in questo caso avrebbe costituito un elemento in più per prevenire quanto accaduto”.