
Buone pratiche per diminuire le emissioni di anidride carbonica nell’aria, tra cui sostituire i carrelli di catering a bordo
Con l’allentamento delle restrizioni si è tornati finalmente a viaggiare. E con il ritorno dei voli sono di nuovo aumentate nell’aria le emissioni di CO2, con effetti negativi anche sull’ambiente.
La startup friulana per le prenotazioni di viaggi aziendali, BizAway, ha ottenuto il sigillo di “BCorp”. Diventando così la prima azienda al mondo dedicata al business travel. Un riconoscimento che passa anche dalle buone pratiche ambientali, sociali e dal fattore trasparenza che caratterizzano il lavoro della startup, nata nel 2015 dall’idea di Luca Carlucci e Flavio Del Bianco. Come l’introduzione nella piattaforma di un sistema di compensazione automatica di CO2 in collaborazione con Eden Reforestation Projects, organizzazione impegnata nella lotta all’inquinamento e alla povertà, grazie alla quale BizAway ha già piantato finora oltre 116mila alberi di mangrovia, degli arbusti marittimi tropicali sempreverdi.
Meno emissioni di CO2 con meno carrelli di catering a bordo

La compagnia aerea Vueling riduce di 14mila tonnellate le emissioni di CO2 ogni anno grazie alla sostituzione dei carrelli di catering a bordo con versioni più leggere. Un accorgimento non da poco. E non è l’unico, dal momento che la compagnia aerea ha messo in campo altre iniziative che aiutano a ridurre il più possibile le emissioni, come la sostituzione di tutti i sedili della sua flotta con un modello già leggero, o la digitalizzazione della documentazione per i suoi aeromobili che, a partite dal 2019 ha permesso la diminuzione di 75 kg di carta per ogni volo. Grazie a queste strategie e ai nuovi carrelli di ristorazione, Vueling riesce a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera di oltre 14mila tonnellate.
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Un passaggio fondamentale, dunque, per la quella che è la prima compagnia aerea low-cost in Europa ad ottenere il certificato ambientale AITA. Inoltre la Vueling possiede 25 aeromobili A320neo di nuova generazione nella sua flotta che riducono le emissioni carbonio del 18%. Lo scorso novembre un accordo tra la compagnia aerea e Rapsol, azienda produttrice di carburanti sostenibili, ha portato a inaugurare la tratta a bassa impronta di carbonio Barcellona-Siviglia con un risparmio di 2,5 tn. di Co2.
Palermo, il primo scalo europeo che controlla le emissioni
L’aeroporto Internazionale “Falcone Borsellino” di Palermo, in Sicilia, è il primo in Europa a controllare a monitorare e a ridurre significativamente le emissioni indirette (anche dette di “Scope 3”), sia durante i cicli di atterraggio e decollo degli aerei, sia ottimizzando il tempo di turn-around degli aerei e dei veicoli di terra.
SITA, fornitore IT leader mondiale per il settore del trasporto aereo, e l’Aeroporto siciliano hanno annunciato lo scorso dicembre una nuova partnership per testare, per un periodo iniziale di 4 mesi, il SITA Emission Manager, una soluzione unica che mira ad aiutare l’aeroporto a monitorare e a ridurre significativamente le emissioni indirette (anche dette di “Scope 3”) sia durante i cicli di atterraggio e decollo degli aerei, sia ottimizzando il tempo di turn-around degli aerei e dei veicoli di terra.
Più del 97 per cento delle emissioni annuali locali in un aeroporto sono provocate dai voli. Le emissioni “Scope 3” in questo senso rappresentano la più grande fonte di gas serra per la maggior parte delle aziende che con controllano direttamente le emissioni.
La soluzione sviluppata da SITA, per far fronte alle crescenti sfide del settore, integrerà vari insiemi di dati sulle emissioni, per aiutare l’aeroporto a prendere decisioni consapevoli.