Vivere in campagna e vivere in città: stili a confronto

vivere in città
Molte persone amano la comodità, gli intrattenimenti e i numerosi servizi offerti dai grandi centri urbani

Pro e contro della vita in città ma anche della vita in campagna alla luce dei mutamenti imposti dal COVID. Se ne parla a GECO, la prima fiera virtuale della sostenibilità dal 28 al 30 gennaio

Tra le conseguenze del lockdown si può notare l’abbandono delle grandi città, determinato dalla rivoluzione del lavoro a distanza, che ha spinto molte persone a lasciare gli affollati centri urbani per iniziare una nuova vita immersi nella natura. La diffusione dello smartworking ha infatti reso possibile mantenere una professione in città, trasferendosi con la famiglia nelle seconde case, al mare, in montagna o in campagna conciliando un lavoro ben pagato con un costo della vita decisamente inferiore a fronte di una qualità più alta.

Stiamo quindi scoprendo che moltissimi cittadini, abituati alla frenetica vita in città, preferirebbero vivere in campagna.

Vediamo insieme in cosa si differenziano questi due stili di vita e cosa spinge le persone a scegliere l’uno piuttosto che l’altro. Di queste tematiche si parlerà anche nel corso di GECO, la grande fiera virtuale dedicata alla sostenibilità nei settori del turismo, della mobilità e dell’energia, durante la quale si approfondiranno i nuovi trend e stili di vita green.

I vantaggi della vita in campagna: vivere in armonia con la natura e ritrovare il proprio equilibrio

Vivere in campagna
Un motivo che ha spinto parecchie persone a trasferirsi in campagna è la crisi legata all’emergenza sanitaria Covid-19, che ha indotto molti a risparmiare risorse in un momento in cui gli introiti di professionisti e aziende si sono ridotti notevolmente

Vivere immersi nella natura presenta innumerevoli vantaggi e benefici in termini di salute fisica e mentale. Primo fra tutti il ritrovamento dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, lontano dalla frenesia della vita in città. Il contatto con la natura riporta l’uomo in uno stato di rilassatezza e lo aiuta a regolare i propri ritmi. Numerosi sono gli studi che suggeriscono di curare stati di ansia, tensione e depressione adottando abitudini volte a riprendere il controllo del proprio tempo: praticando yoga o meditazione, dedicandosi al giardinaggio o alla coltivazione, passeggiando negli spazi versi e soprattutto distaccandosi dalla tecnologia ritrovando uno stato di benessere interiore. Inoltre l’aria e l’acqua pulite aiutano il corpo a sentirsi meglio.

Grazie alla diffusione dello smartworking molti professionisti hanno avuto la possibilità di abbandonare le grandi città e trasferirsi in campagna, iniziando a godere dei molteplici benefici di questo stile di vita e, per il momento, non sembrano interessati a tornare nelle affollate metropoli.

I vantaggi della vita in città: intrattenimento, socialità e spostamenti agevolati

L’idea di abbandonare la città per andare a vivere in campagna non è, però, così rilassante e rassicurante per tutti: ci sono infatti molte persone che amano la comodità, gli intrattenimenti e i numerosi servizi offerti dai grandi centri urbani, e che difficilmente troverebbero la stessa offerta in piccoli villaggi immersi nel verde.

La città presenta inoltre evidenti vantaggi dal punto di vista pratico in termini di mobilità: innanzitutto chi non guida non è costretto a prendere la macchina, ma può raggiungere i luoghi di interesse agevolmente a piedi, in bicicletta o utilizzando i mezzi pubblici, che sono molto efficienti e costano poco. Al contrario in campagna le distanze sono maggiori e i centri urbani si trovano a chilometri di distanza quindi si rende necessario l’utilizzo della propria autovettura per andare a fare acquisti, al cinema, al teatro, a mostre o a concerti.

Un altro vantaggio presentato dalle città è il food delivery: quante volte vi capita di essere così stanchi dopo una giornata lavorativa e non aver voglia di cucinare? Nei centri urbani basta prendere il telefono e il cibo è a portata di click!

Una scelta che favorisce il risparmio di risorse economiche per il futuro

Un altro motivo che ha spinto un elevato numero di cittadini a trasferirsi in campagna è la crisi legata all’emergenza sanitaria Covid-19, che ha indotto molte persone a risparmiare risorse in un momento in cui gli introiti di professionisti e aziende si sono ridotti notevolmente. Per questo in molti hanno scelto di trasferirsi in località rurali dove il costo della vita è più basso, anche al fine di prevenire difficoltà future, dato che la crisi non si preannuncia né breve né semplice da risolvere. Questa decisione è stata favorita anche dalla diffusione dello smartworking, che permette di continuare a svolgere il proprio lavoro senza necessariamente risiedere in città.

Di queste e di altre tematiche sostenibili se ne parlerà a GECO il 28-29 e 30 Gennaio 2021. Iscrivetevi.

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