
In arrivo maglie più stringenti e in scadenza una petizione popolare per accelerare i tempi e inasprirne i passaggi
Come sia possibile ritenere che i pesticidi siano sostenibili è difficile comprenderlo, ma con la Direttiva europea sull’uso sostenibile dei pesticidi (SUD – 2009/128/EC), si imponeva un utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari agli Stati membri che dovevano redigere Piani di Azione nazionali per l’attuazione, per frenare l’uso dei pesticidi.
Il WWF spiega che “diverse valutazioni, anche da parte della stessa Commissione Europea, hanno dimostrato che gli Stati membri non hanno fissato alcun obiettivo di riduzione dei pesticidi come richiesto dalla Direttiva. Eppure la Commissione Europea fino ad oggi non ha aperto procedure d’infrazione. La Direttiva non ha dato risultati tangibili ma le alternative ai pesticidi esistono e sono già utilizzate con successo in diversi Paesi dell’UE.”. In Italia il Piano di Azione è scaduto a febbraio 2018 e va aggiornato.
Ora la direttiva è in corso di revisione. La nuova strategia europea Farm to Fork, “dalla fattoria alla forchetta”, prevede che i pesticidi chimici, soprattutto quelli più nocivi, siano ridotti del 50% entro il 2030. «Non dovremmo tuttavia ignorare – spiega Marta Messa, direttore di Slow Food in Europa – la richiesta delle quasi 500.000 persone che in questi mesi hanno firmato l’Iniziativa dei cittadini europei “Salviamo api e agricoltori”, chiedendo a gran voce la riduzione dell’80% dell’uso di pesticidi entro il 2030 e la totale eliminazione entro il 2035». Per raggiungere questo risultato è necessario fissare paletti legislativi e normativi, migliorare la raccolta dei dati sull’uso dei pesticidi da parte degli agricoltori e promuovere l’agroecologia e l’adozione di alternative ai pesticidi sintetici. Le alternative sono chiaramente naturali, come l’uso degli insetti.
È risaputo che prima dei pesticidi erano gli insetti che proteggevano o attaccavano le piante, stimolando la selezione naturale, mentre altri insetti, quelli impollinatori come api e farfalle, permettevano la sopravvivenza delle specie più forti e gli incroci tra le piante, regalandoci questa incredibile varietà di prodotti ortofrutticoli a disposizione di tutti gli esseri viventi.
I pesticidi, retaggio della industrializzazione e dello sviluppo economico spinto, ora stanno pericolosamente minando questa varietà ortofrutticola perché uccidono anche gli insetti necessari alle piante. Non è un mistero che a livello mondiale le api stanno morendo per i cambiamenti climatici e per i pesticidi. È noto che la loro scomparsa bloccherebbe il processo di impollinazione delle piante e la produzione di frutta e verdura, e si bloccherebbero le catene alimentari condannando tutti gli esseri viventi ad una morte certa e rapida.
Ecco perché Slow Food chiede ai cittadini europei, per stimolare governi e istituzioni a fare la scelta giusta e abolire i pesticidi, di partecipare entro il 12 aprile, alla consultazione sull’uso sostenibile dei pesticidi lanciata proprio dalla Commissione.

Secondo l’Alleanza italiana per l’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) “Salviamo Api e Agricoltori”, coalizione di comitati e cittadini che sta cercando di raccogliere 1 milione di firme per superare il quorum di almeno 7 Paesi europei per chiedere a livello europeo una normativa più severa ed efficace per la riduzione dell’uso dei pesticidi, è necessario “rafforzare gli obiettivi delle Strategie UE Farm to Fork e Biodiversità 2030, oggi sotto attacco da parte delle potenti lobby dell’agrochimica e delle corporazioni agricole.”.
Ma la revisione e la necessità di applicare la direttiva acquistano maggiore valore alla luce di due episodi che dimostrano la gravità della situazione.
Il primo riguarda un’indagine condotta dai Carabinieri Forestali in Toscana. Sequestrate 3 tonnellate di pesticidi illegali e 2,8 tonnellate sparse sui campi coltivati le cui produzioni sono finite nel circuito della grande distribuzione. Si tratta di insetticidi, fungicidi e diserbanti venduti e utilizzati da diversi anni, ora revocati dal Ministero della Salute perché pericolosi. Denunciate 56 persone, 53 notizie di reato con circa un milione di euro di sanzioni elevate, e 24 sequestri penali di pesticidi fuori legge, contenenti sostanze pericolose per la salute umana e l’ambiente.
Il secondo caso scaturisce da un’interrogazione parlamentare dell’eurodeputata dei Verdi Europei Eleonora Evi, che riguarda la presenza di pesticidi agricoli in aree pubbliche, persino nei parchi giochi dei bambini. Il dato è stato rilevato da uno studio indipendente condotto da scienziati italiani, austriaci e tedeschi in Alto Adige, che ha rilevato la presenza per tutto l’anno di «sostanze chimiche – spiega l’on. Evi – che alterano il sistema endocrino, associate a diversi tipi di cancro, diabete, infertilità, disturbi dello sviluppo e del comportamento. L’esposizione a queste sostanze interferisce con lo sviluppo neurologico e ormonale dei bambini e risulta particolarmente pericolosa durante la gravidanza delle mamme. Le molecole dei pesticidi sono ormai entrate stabilmente nel nostro habitat, contaminano le acque, i terreni, gli alimenti e si ritrovano persino nel latte materno».
Due esempi estremamente preoccupanti che richiedono drastiche e immediate risoluzioni.