Uno squalo su due a rischio nel Mediterraneo. Oggi lo “Shark Awareness Day”: un’occasione per sensibilizzare

Squalo
Fonte: Pixabay

Si celebra oggi la Giornata mondiale dedicata a questi esemplari. Il Wwf chiede un Piano d’Azione nazionale per tutelarli: qualcosa si muove, ma non è abbastanza

 

Questa volta a rischiare grosso sono loro: gli squali. Da temuti predatori, come il cinema e la letteratura li ha sempre dipinti, a specie a rischio di estinzione, come la realtà li fotografa. Per questo, come ogni 14 luglio, oggi si celebra lo “Shark Awareness Day” (la giornata mondiale dedicata allo squalo). Una ricorrenza internazionale istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica al tema, nel tentativo di far conoscere meglio questa famiglia di cartilaginei predatori.

Un insospettabile alleato

Lo squalo amico dell’uomo? A quanto pare, si. Secondo le parole di Giulia Prato, responsabile Mare del Wwf Italia, l’importanza della presenza di squali e razze nel Mediterraneo non va sottovalutata: ogni specie ha un ruolo significativo, come quello di “mescolare” i substrati marini con i loro movimenti, o altre specie pelagiche che, attraverso le migrazioni verticali, spostano nutrienti tra i diversi strati dell’oceano. Tutte le specie di grandi squali e razze, nel corso della vita, immagazzinano grandi quantità di carbonio nei loro corpi, stoccato sui fondali oceanici dopo la loro morte, quando le carcasse precipitano in profondità.
Si stima che la cattura degli squali impedisca di “stoccare” negli oceani fino a 5 milioni di tonnellate di carbonio. Popolazioni sane di squali e razze possono quindi contribuire, come accade anche per le grandi balene, al fondamentale ciclo del carbonio “blu”, mitigando l’impatto del cambiamento climatico

Squalo
Fonte: friendofthesea.org

Nel Mediterraneo

Qui sono di casa ben 42 specie di squalo. In un Mediterraneo surriscaldato, popolazioni di squali e razze svolgono un ruolo insospettabile e importante nel mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici, aumentando – con la loro attività – il sequestro del carbonio e supportando la biodiversità marina. In queste acque, però, oltre una specie su due è a rischio estinzione. È la percentuale più alta registrata sul pianeta; anche rispetto agli oceani.
Qualcosa si sta muovendo: la Commissione Generale della FAO per la Pesca nel Mediterraneo e dalla CITES ha adottato alcune misure mirate a migliorare la gestione della pesca e del commercio di squali e razze. Così facendo, si punta al recupero delle 42 specie a rischio nel mare “tra le terre”. E il Wwf esorta tutti i Paesi del Mediterraneo a mettere in atto tali disposizioni.

La verdesca (Fonte: Wikipedia)

In Italia

Al largo delle coste adriatiche, la specie di squalo più diffusa è la Verdesca. Anche in questo caso gli esemplari stanno diminuendo e urge un’azione che possa tutelarli. Le azioni a difesa degli squali, anche attraverso progetti svolti in collaborazione con alcune comunità di pescatori come quella di Monopoli in Puglia, fanno parte delle attività della Campagna GenerAzioneMare del Wwf Italia. Grazie a ormai 5 anni di collaborazione con i pescatori nei monitoraggi e nella ricerca sperimentale, Wwf e COISPA hanno potuto verificare come l’Adriatico meridionale sia un’area fondamentale per le verdesche, poiché qui passano gran parte dell’estate e dell’autunno. Inoltre, diverse strategie di mitigazione delle catture accidentali hanno fornito risultati promettenti, presentati nelle diverse sedi internazionali FAO e UE, che verranno ulteriormente testati e approfonditi nel corso del 2023 e 2024, sia a Monopoli sia con i pescatori liguri.

Le prime mosse

Un esemplare si squalo toro (Fonte: Wikipedia)

Qualcosa è stato fatto, ma secondo il Wwf non è abbastanza. L’organizzazione ambientalista, da un lato, plaude alle recenti misure volte a garantire una pesca più sostenibile di squali e razze nel Mediterraneo e a proibire presto la pesca ricreativa di 39 specie. Dall’altro, però, mette in guardia rispetto alla loro efficacia, che potrebbe essere pericolosamente compromessa dalla lenta attuazione a livello nazionale. Alcune specie a rischio critico di estinzione come la Vaccarella, l’Aquila di mare e la Rinottera rimangono ancora prive di protezione in Mediterraneo e di misure di gestione. Ritardare le azioni di gestione mette in costante rischio le specie minacciate di squali e razze e compromette la sostenibilità a lungo termine delle attività di pesca e dell’intero ecosistema marino.
Come asserito dal Wwf, «i paesi del Mediterraneo devono mettere in atto senza ulteriori ritardi misure di gestione della pesca su base scientifica, stanziando risorse adeguate per la loro attuazione e applicazione, sostenendo tutte le parti interessate, compresi i pescatori, affinché rispettino le nuove misure, garantendo la raccolta e il monitoraggio dei dati e intensificando la conservazione degli habitat critici per squali e razze».

La richiesta del WWF

Il Wwf chiede lo sviluppo di un Piano d’Azione Nazionale (NPOA) per la salvaguardia e gestione di squali e razze, attivando un tavolo interministeriale di coordinamento e in consultazione con gli esperti della comunità scientifica, i pescatori e le organizzazioni della società civile. Questa mossa permetterebbe di rispondere agli impegni presi in modo armonico, migliorando la raccolta dati a livello nazionale, prevedendo misure di mitigazione e gestione delle catture accidentali sulla base delle migliori conoscenze scientifiche e di protezione degli habitat essenziali e delle specie a rischio.

“Note” di sensibilizzazione

Per celebrare al meglio lo “Shark Awareness Day”, il cantautore romano Lorenzo Santangelo ha lanciato il suo singolo estivo “Lo squalo della Groenlandia”. Santangelo, vissuto anche in Australia, è attento alle cause ambientali ed è convinto che la musica possa offrire il proprio contributo per comunicare temi importanti e delicati come questo. Per questo ha deciso di scendere in campo e lanciare il suo singolo, un brano estivo ma di grande spessore, dedicato appunto allo squalo più longevo del mondo che può vivere tra i 252 e i 512 anni. Il lancio è patrocinato dalla Fisa, la Federazione Italiana Sport Acquatici, ed è accompagnato da un vademecum per la sicurezza in mare e fuori. Di seguito, pubblichiamo il videoclip del brano.

Il brano “Lo squalo della Groenlandia” di Lorenzo Santangelo

Squali “cantati” anche per i più piccoli…

Spesso usata come base musicale per le storie Instagram, “Baby Shark” è una canzone per bambini, diventata popolare nel 2010 grazie a social media, video online e radio. Il brano, divenuto ormai un tormentone per le giovani generazioni, narra la storia di una famiglia di squali: ogni componente è presentato con un diverso movimento delle mani.

 

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