
È stata scoperta nelle campagne di Castellaneta dalla Guardia di Finanza di Taranto
Nonostante conosciamo ormai tutti, fin troppo bene, i danni dell’inquinamento sull’ambiente, sulla salute e sull’alimentazione, le scoperte e i sequestri nelle ultime settimane di discariche abusive e di azioni deliberate di inquinamento ambientale dimostrano come sia evidente che la sensibilizzazione fatta da anni è servita a ben poco.
Ci sono ancora sacche di persone che non comprendono, o meglio, non vogliono comprendere, i danni che stanno procurando a loro stessi e agli altri.
E questo è dimostrato dalla nuova scoperta di un’altra discarica abusiva da parte della Guardia di Finanza, questa volta nelle campagne di Castellaneta, in provincia di Taranto.
Dalle indagini è emerso che il capannone in ferro, utilizzato per riporre le balle di fieno, era stato affittato dal proprietario ad altra persona, senza aver regolarizzato la registrazione del contratto, che lo utilizzava per stoccare illegalmente pneumatici usati e scarti della lavorazione del pellame e dell’industria tessile, classificati dalle legge come rifiuti speciali pericolosi.
Inevitabile il sequestro del capannone e del terreno, per un’estensione complessiva di 600 mq., e dei rifiuti, di circa 2.400 mc.. Denunciati il proprietario del terreno e l’affittuario, in concorso tra loro, per i reati di abbandono incontrollato di rifiuti e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
Le discariche e l’inquinamento provocati da noi sono un costante avvelenamento della nostra quotidianità, che riduce le nostre aspettative di vita. Se non riusciamo a capirlo, allora è necessario un’azione coordinata tra governo, magistratura, forze dell’ordine e movimenti ambientalisti che devono utilizzare nuovi canali comunicativi, nuove leggi e nuove forme di repressione, perché evidentemente, l’attività di educazione ambientale che viene svolta a scuola da tempo, non basta più.
Si sa, i rifiuti sono un business importante per l’illegalità, visti gli ingenti capitali che muovono e che si possono intascare attraverso truffe, frodi, false documentazioni ai danni dello Stato e dei contribuenti, ma dobbiamo porci necessariamente una domanda: quanto denaro vale la nostra salute e quella dei nostri cari?