Un parco eolico marino da 2.2 gigawatt al largo del Gargano

parco eolico marino galleggiante (courtesy Principle Power)
Il parco eolico offshore galleggiante Barium Bay ospiterà 74 turbine eoliche dalla potenza di 15MW ciascuna (courtesy Principle Power)

Sorgerà a circa venticinque chilometri dalle coste del Gargano, in acque extra territoriali. L’energia elettrica prodotta ogni anno equivale, in termini di fabbisogno, al consumo annuale di 2,5 milioni di abitazioni. Il progetto presentato da Nexta Capital

 

Un parco eolico marino con tecnologia flottante a sud del Gargano. A depositare istanza di concessione demaniale marittima per realizzarlo è  Nereus Srl, società del gruppo Nexta Capital Partners.

L’area designata per l’installazione del parco eolico è ubicata nel mare Adriatico, nello specchio di acqua a Sud del Gargano, indicativamente a Est di Vieste (FG), a distanze comprese tra i 24 km (distanza minima dalla costa rispetto Vieste) e 48 km rispetto al punto di approdo nel comune di Barletta (BT) e profondità indicativamente comprese tra gli 80 e 120 m circa. Il parco sorgerà pertanto in acque extra territoriali e occuperà uno specchio acqueo di circa 6,7 milioni di metri quadri. Ospiterà 147 aerogeneratori con una potenza complessiva di 2.205 megawatt (MW). Grazie al raggio di curvatura terrestre il parco sarà scarsamente percettibile dalla costa e il suo impatto paesaggistico fortemente mitigato.

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Energia per idrogeno verde

Il progetto Nereus (il nome rimanda al personaggio mitologico greco chiamato da Omero “vegliardo del mare”) produrrà ogni anno fino a cinque terawattora (TWh) di energia elettrica pulita che sarà in parte immessa nella rete di trasmissione nazionale e in parte convertita in idrogeno verde. La quantità di energia elettrica prodotta dal parco potrà soddisfare il fabbisogno annuale di 2,5 milioni di abitazioni e consentire una decarbonizzazione equivalente alla piantumazione di quasi dieci milioni di alberi. La realizzazione del parco eolico flottante consentirà infatti di evitare emissioni di anidride carbonica per oltre 3 milioni di tonnellate annue.

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Da Nexta la soddisfazione per il progetto è evidente. Fabrizio Caputo, co-fondatore e managing director di Nexta Capital Partners, definisce Nereus   “una risposta significativa agli obiettivi italiani d’indipendenza energetica e approvvigionamento di energia pulita”, sottolineando la condivisione dello stesso con la comunità locale, mentre Michele Mettola, co-fondatore e managing director di Nexta Capital Partners, si dice convinto che il progetto che, per la costruzione e l’esercizio dell’impianto, genererà un’importante filiera creando un elevato valore aggiunto per l’economia locale.

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