Un bosco urbano al Campus Bio-Medico di Roma

“Alberi per un futuro sostenibile” è il nome del progetto. Nella riserva di Decima Malafede messe a dimora 3.680 piante di differenti specie

 

Nella riserva naturale di Decima Malafede, nel quartiere di Trigoria, a Roma sta nascendo il nuovo bosco urbano “Alberi per un futuro sostenibile”.

Una superficie di quasi 3 ettari riqualificati sulla quale sono state messe a dimora 3.680 piante di differenti specie arboree (farnetto, cerro, sughera, sorbo domestico, orniello, acero campestre, ontano nero, frassino ossifillo, pioppo bianco, pioppo nero, salice bianco), arbustive (sambuco, biancospino, fusaggine, sanguinello, pruno selvatico, ligustro, melo selvatico, ginestra comune) e autoctone. La nuova piantumazione è stata realizzata dal Campus Bio-Medico, in collaborazione con Arbolia e il supporto di RomaNatura.

«La riqualificazione urbana passa attraverso iniziative sociali e, soprattutto, ambientali come questa – ha sottolineato Domenico Mastrolitto, direttore generale di Campus Bio-Medico Spa – Si tratta di un progetto innovativo inserito in un più ampio programma di iniziative ambientali, didattiche e sociali, il Social Green Masterplan, che rinnova nei prossimi anni il processo di trasformazione virtuosa di questa zona periferica in un luogo più vivibile per il presente e per assicurare salute e benessere alle generazioni future. Un modello di sostenibilità e sviluppo, inteso come spazio di pubblica utilità ed ecologicamente inserito, per un ricongiungimento tra uomo e natura e per migliorare la qualità di vita di cittadini, studenti, dipendenti e pazienti del Policlinico».

«Questa è una delle riserve più importanti del sistema dei parchi di Roma Natura, con oltre 5.000 ettari e tantissima biodiversità – ha sottolineato Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura – Siamo convinti che oggi i parchi abbiano di fronte non solo la sfida della protezione della natura e della salvaguardia della biodiversità ma anche quella sociale, tutti temi legati alla salute e al rapporto tra ambiente e salute».

«Il IX Municipio è un territorio molto grande, si estende per 183 kmq e ospita, oltre all’Agro Romano Meridionale, due riserve naturali e il Fosso della Cecchignola, quindi ha una struttura che richiede cura e che offre ossigeno alle persone che vi abitano. Serve la consapevolezza che si tratta di un patrimonio da tutelare e incrementare – ha evidenziato Titti Di Salvo, presidente del Municipio – e questo bosco urbano va in questa direzione».

Presente alla piantumazione anche l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, che ha sottolineato: «Le città coprono il 2% delle terre emerse e producono il 70% della CO2 quindi dobbiamo piantare alberi nelle città e lavorare per la loro neutralità climatica. Questo bosco urbano è un bell’investimento. Quello che dobbiamo sforzarci di fare è trovare anche spazi vicini agli svincoli delle autostrade, alla nostra tangenziale o al nostro raccordo anulare, soprattutto in zona est, perché la cosa migliore è piantare alberi il più vicino possibile a dove c’è una fonte di inquinamento o nelle zone in cui ci sono le isole di calore. verrà lanciato a breve un contatore di tutti gli alberi che vengono piantati dalle amministrazioni e dai privati, proprio per monitorare l’assorbimento delle emissioni di CO2».

Presente nell’area del bosco urbano anche uno stand dell’Arma dei Carabinieri della Biodiversità con l’obiettivo di educare i più giovani verso il rispetto dell’ambiente, attraverso attività esperienziali per i bambini.

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