Famiglia e turismo, “vieni in vacanza in Puglia”

Turismo per la famiglia: alberghi, musei, luoghi culturali e dello spettacolo avranno un marchio, il certificato ‘Puglia loves family’

Un turismo a misura di famiglia, anche in Puglia. Alberghi, musei, luoghi culturali e dello spettacolo avranno un marchio: il certificato ‘Puglia loves family’.

A tenere a battesimo il network, voluto dalla giunta regionale, esperti e istituzioni che hanno portato la propria esperienza. Tra loro, il modello Trento. «Sperimentiamo questo tipo di accoglienza da oltre dieci anni», evidenzia il direttore dell’Agenzia per la famiglia della provincia autonoma di Trento, Luciano Malfer. Nel suo intervento, riporta alcune best practices che ne fanno una realtà da imitare. Dalla Family card al Family Sky e alcuni libri pubblicati contenenti case history significativi, Trento è pronta a “un positivo gemellaggio di intenti con la Regione Puglia”.

Famiglia, tavolo dei relatori
La presentazione del network su turismo e famiglia

Per l’assegnazione del marchio Puglia Loves Family le strutture ricettive devono possedere i 20 requisiti obbligatori previsti nelle aree di qualità e almeno cinque fra quelli facoltativi. Tra i requisiti obbligatori per le strutture alberghiere ci sono, ad esempio, ingressi ed ascensori accessibili con i passeggini, gli adattatori per water e i riduttori vasca o vaschetta per bagno, gli scaldabiberon e gli omogeneizzati.

Tra i requisiti facoltativi, disponibilità di tavoli con paraspigoli, acqua gratuita, angoli lettura dedicati ai bambini negli spazi comuni e pannolini di emergenza.

TRA FAMIGLIA E VACANZA
Famiglia, il logo della Regione
Il network della famiglia

«Serve convinzione e imprese leader, che si cimentano e hanno reputazione riconosciuta dal territorio», ribadisce Malfer. Perché «l’obiettivo è un sistema integrato di politiche per il benessere della famiglia sostenendo sviluppo locale e natalità». Proprio a tal proposito, per Malfer «la crescita c’è se prima abbiamo dei tassi di natalità corretti, perché se cala la popolazione cala anche l’economia di un posto».

LA QUALITA’ PER LA FAMIGLIA

L’obiettivo del progetto mira ai turisti, ma non solo. «Soprattutto per i musei – commenta Tiziana Corti, referente del progetto – il family friendly è inteso per tutta la famiglia, compresi i residenti. I nuclei familiari devono poter trovare risposta alle loro esigenze e necessità. Il disciplinare – chiarisce – regolamenta l’acceso e l’attribuzione di un certificato. E se affibbiamo un marchio, significa che chi legge deve avere sicurezza e garanzia di trovare degli standard di qualità».

Per aderire al network è necessario presentare domanda alla Regione. «Daremo concretezza a questo progetto – sottolinea l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro -. L’assegnazione del marchio consente agli operatori turistico-culturali di appartenere a una rete riconoscibile in ambito nazionale e internazionale. Si veicolano così il turismo della famiglia in luoghi accreditati e organizzati per una così specifica accoglienza».

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