Turismo ambientale, patto sul Gargano

Dal Parco del Gargano le Guide ambientali ed escursionistiche d’Italia lanciano il Manifesto del turismo ambientale. Il presidente dell’Ente parco Pecorella: “Integriamo le forze”

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La guida AIGAE Vienna Cammarota al suo arrivo all’oasi del lago Salso sul Gargano

Sono le ‘sentinelle’ dei territori e i ‘custodi’ delle tradizioni e dei luoghi. A seguito dei recenti eventi distruttivi legati al dissesto del territorio e ad altre criticità ambientali, hanno deciso di darsi appuntamento sul Gargano per riorganizzare la propria attività in supporto alle comunità locali e alle aree protette. Stiamo parlando delle Guide ambientali ed escursionistiche d’Italia che dall’Oasi Lago Salso di Manfredonia, nel Foggiano, hanno lanciato un vero e proprio Manifesto del turismo ambientale che è stato discusso e sottoscritto nell’ambito della XXIV convention nazionale organizzata dall’AIGAE – Associazione Italiana Guida Ambientale Escursionistica e dal Parco Nazionale del Gargano. Per quattro giorni, le oltre 300 guide provenienti da tutt’Italia si sono confrontate nell’ambito di momenti di formazione e approfondimento, e misurate in dimostrazioni tecniche, anche subacquee, ed escursioni naturalistiche alla scoperta delle bellezze del Parco Nazionale del Gargano. A fare un bilancio della quattro-giorni con Ambient&Ambienti è il presidente dell’ente Parco, Stefano Pecorella.

Per quattro giorni il Gargano è stato eletto “capitale” delle Guide ambientali escursionistiche d’Italia, che hanno scelto lo sperone di Puglia per lanciare il loro Manifesto per il Turismo Ambientale. Presidente Pecorella, di cosa si tratta e quali saranno le ricadute per il territorio?

«Abbiamo fortemente voluto ospitare questo evento per promuovere ulteriormente il nostro patrimonio naturalistico e per creare momenti di confronto e condivisione con chi quotidianamente lavora a diretto contatto con la natura. Proprio nell’ambito del congresso AIGAE il “mondo dei parchi” ha siglato un accordo con le Guide ambientali escursionistiche rendendo ancora più stretto un rapporto che già esisteva: esse rappresentano una risorsa culturale distribuita sul territorio Italiano con capillarità e sono rappresentate da professionisti di elevata preparazione culturale e scientifica. I recenti eventi distruttivi legati al dissesto del territorio e ad altre criticità ambientali che si sono verificati in passato, hanno spinto le Guide e il mondo delle Aree Protette a volere trasformare la propria collaborazione in uno strumento più incisivo e istituzionalizzato. Con questo accordo le guide diventano i veri guardiani del territorio e non soltanto dei semplici accompagnatori».

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Il presidente del Parco nazionale del Gargano, Stefano Pecorella: «Bisogna sviluppare il turismo ambientale»

In che modo l’ente Parco dialogherà con queste ‘sentinelle del territorio’ e sosterrà loro nelle varie attività?

«L’accordo con le guide ambientali deve diventare organico e produrre gestione comune di sentieristica ed offerta turistica integrata tra Parco e comunità. Faremo lo stesso anche con altre associazioni e spero che gli uffici dell’Ente Parco portino a conclusione il progetto, deliberato già da tempo, per formare guide e profili professionali innovativi».

Madrina d’eccezione delle convention è stata Vienna Cammarota, coordinatrice campana dell’AIGAE, che ha scelto di raggiungere l’Oasi Lago Salso a piedi, dopo un viaggio di 230 km, cominciato dalla Valle dei Templi di Paestum. Il suo passaggio in Puglia punta l’attenzione sulla necessità di recuperare i camminamenti e gli antichi sentieri di fede che si intersecano sul Gargano…

«Vienna è una donna molto forte e determinata. La sua presenza è stata decisiva perché ha rinvigorito la già grande spinta motivazionale dei partecipanti al convegno, ed acceso i riflettori sul tema dei cammini, che devono diventare una vera destinazione e a questo devono necessariamente contribuire le istituzioni, le associazioni e tutti coloro che operano per la tutela dell’ambiente e della natura».

Ci sono progetti in cantiere, in tal senso?

«E’ notizia recente che l’Ente Parco abbia deciso di finanziare i lavori di recupero e valorizzazione del sentiero della Valle dell’Inferno, l’antica mulattiera che collegava Manfredonia e San Giovanni Rotondo e lungo la quale è avvenuta la conversione di San Camillo De Lellis nel 1575. Promuovere il turismo escursionistico significa superare il concetto di sentiero inteso come semplice infrastruttura e promuovere lo sviluppo sostenibile. Noi vogliamo che turisti e fedeli compiano un viaggio sicuro alla scoperta della natura, della cultura e della storia della nostra terra».

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