Trieste, arriva l’ ecomuseo della biodiversità marina

Un ecomuseo della biodiversità marina del Nord-Adriatico presso le ex Scuderie di Miramare a Trieste. La presentazione nella convention di oggi e domani. Friuli, cresce il turismo sostenibile

Avrà sede a Trieste, precisamente presso una parte delle ex Scuderie di Miramare, un nuovo ecomuseo della biodiversità marina. Il centro ecomuseale si impernierà sull’Area Marina Protetta di Miramare, gestita dal WWF Italia per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’iniziativa coinvolge anche il Ministero dei Beni ed Attività Culturali e del Turismo, che ha concesso i locali.

L’ ecomuseo della biodiversità marina verrà presentato oggi durante la Convention “La natura: una bella storia” (Palazzo Gopcevich , Via Rossini 4, dalle ore 9,30) .

Un’idea che parte da lontano

La nuova struttura  arricchirà e perfezionerà quanto finora è visibile presso il precedente centro educativo di Castelletto di Miramare, meta da trent’anni di centinaia di migliaia di studenti e visitatori.

ecomuseo della biodiversità marina
L’attività di divulgazione sulla Riserva marina di Miramare si svolge attualmente presso il Castelletto di Miramare (nella foto)

La progettazione del nuovo ecomuseo marino si basa saldamente sui principi base della interpretazione ambientale, l’anglosassone heritage interpretation, nata negli anni ’20 nei parchi americani e strutturata in disciplina da Freeman Tilden. Per lui l’interpretazione è “un’ attività educativa che ha lo scopo di rilevare i significati e le relazioni attraverso l’uso di argomenti originali, per mezzo di esperienze dirette, illustrazioni multimediali, piuttosto che attraverso enunciazioni di fatto”.

 Il concept dell’ ecomuseo della biodiversità marina

Il concept del nuovo centro visite dell’AMP ha avuto una lunga gestazione progettuale curata da interpreti ed educatori ambientali, biologi e naturalisti, guide ambientali, giornalisti, esperti di multimedialità inter-attiva che si sono confrontati per definire i contenuti, i percorsi concettuali e gli strumenti educativi ed interpretativi per “tradurre” il tema fondamentale della biodiversità  marina del Nord Adriatico, che la Riserva tutela. Il tutto per creare degli strumenti di interpretazione della biodiversità marina che possano provocare, emozionare, creare delle esperienze positive nel visitatore.

I percorsi di visita

Sei i percorsi di visita previsti, che si focalizzano sulle seguenti tematiche: le specie che abitano i diversi habitat alto adriatici; i diversi tipi di alimentazione dei gruppi animali e le loro interdipendenze in catene e reti alimentari; forma e funzioni degli organismi marini; riproduzione degli organismi marini e cure parentali dal punto di vista comportamentale e ecologico; le stranezze sorprendenti ed affascinanti con cui la biodiversità marina si può manifestare; ed infine la possibilità di incidere sul cambiamento dei comportamenti umani che sostengono certi tipi di minacce alla biodiversità marina dell’Alto Adriatico, come ad esempio la pesca».

 Scommettiamo sull’ecomuseo

«La realizzazione finale del centro visite – spiega  Maurizio Spoto , direttore dell’Area Marina Protetta Miramare di Trieste – rappresenta una difficile scommessa di come includere in uno spazio di circa 200 metri quadrati questi aspetti della biodiversità marina, con una proporzione bilanciata nell’utilizzo di diorami, pannelli, modelli 3D, nuove tecnologie multimediali interattive e il supporto di vasche tattili».

La convention “La natura, una bella storia” organizzato dall’Area Marina Protetta Miramare, Ministero dell’Ambiente,WWF, WWF Oasi, Culturanatura e grazie alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in programma il 7 e l’8 Aprile a Trieste è di notevole importanza perché vedrà confrontarsi sulle tecniche di divulgazione scientifica ed ambientale grandi esperti di comunicazione e interpretazione ambientale, di storytelling ma anche di allestimenti museali all’avanguardia provenienti da tutta Italia.  L’evento sarà l’occasione anche per fare il punto sul turismo green in Italia.

ecomuseo della biodiversità marina
In questi anni oltre sono stati oltre 10mila i visitatori della riserva marina di Miramare (foto Massimo Goina)
Friuli, turismo sostenibile in crescita

«È un momento positivo per il turismo “verde” nazionale e in particolare per quello del Friuli Venezia Giulia», spiega Claudio Salvalaggio, Coordinatore delle Guide AIGAE del Friuli Venezia Giulia e Consigliere Nazionale dell’Associazione. « La regione di confine ha avuto un incremento prossimo al 10% nelle presenze turistiche, con buoni risultati sia nel settore naturalistico che quello delle città d’arte. Credo che la realtà di Miramare sia il migliore esempio di questi dati riguardanti la crescita del turismo green in Italia: 257mila persone hanno visitato il museo del Castello e 10mila l’Area Marina Protetta».

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