Tratturi e Cammini di Puglia, strade millenarie per i turisti di oggi

Sono millenari, attraversati nei secoli dagli animali in transumanza, ma anche da gente che migrava in cerca di una vita migliore e poi da chi lì, in quelle terre, ha voluto intraprendere i primi traffici commerciali. Un progetto della Regione Puglia

 

I Tratturi, oggi al centro di numerosi dibattiti e anche oggetto di leggi che puntano alla loro valorizzazione turistica, sono state strade ma anche pascoli, vie di comunicazione e commercio. Da qualche tempo ormai i Tratturi in Puglia sono divenuti grandi musei a cielo aperto, le cui pietre parlano di una storia millenaria che si intreccia a quella di centinaia di migliaia di persone. Di grande interesse storico e archeologico, oltre che turistico e ambientale, i Tratturi di Puglia (ma in realtà da L’Aquila a Taranto) godono oggi della stessa tutela di cui godono le opere d’arte italiane.

Per valorizzarli e renderli fruibili da tutti serve la collaborazione tra enti, istituzioni, associazioni attive, cittadini

Per redigere il Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi di Puglia” (DRV), previsto dalla L.R. n.4/2013, la Sezione Demanio e Patrimonio ha costituito con DGR n. 2411/2019 un gruppo di lavoro tecnico-scientifico composto da incaricati della stessa Sezione, dell’Università di Foggia (referente prof. Saverio Russo), del Dipartimento DICATECh del Politecnico di Bari (referente prof.ssa Angela Barbanente) e con la partecipazione della Provincia di Foggia (referente arch. Stefano Biscotti).

Tenendo conto della varietà di contesti territoriali che i tratturi attraversano nel paesaggio pugliese e delle specificità che derivano dalle caratteristiche naturali, ecologiche, storiche, archeologiche e culturali di ognuno di essi, il DRV stabilisce le Linee guida per la valorizzazione dei tratturi, finalizzate a dettare indirizzi e criteri ai Comuni per la formazione dei “Piani Locali di Valorizzazione” di loro competenza.  Mercoledì 19 ottobre si è tenuto, nella Casa della Partecipazione della Fiera del Levante di Bari, il convegno “I tratturi di Puglia: una risorsa da valorizzare” – organizzato da Sezione Demanio e Patrimonio – Regione Puglia, in collaborazione con Università di Foggia, Dipartimento DICATECh Politecnico di Bari, Provincia di Foggia.

 

“Siamo tutti impegnati a realizzare entro un anno un progetto pilota che dimostri concretamente cosa intendiamo per valorizzazione dei tratturi”. È la sfida lanciata dal vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Demanio, Raffaele Piemontese, al convegno in cui sono stati illustrati gli step di avanzamento del Documento regionale di valorizzazione dei tratturi. “Come ha detto Angela Barbanente, adesso viene il bello e io mi associo alzando l’asticella per il gruppo di lavoro che se ne occupa e per le associazioni, i Gruppi di Azione Locale, i Comuni che vedo interessati e coinvolti con entusiasmo”, ha dichiarato Piemontese, sottolineando “la necessità di trasformare questo bel fermento in un contagio che convinca tutti sulla grande occasione offerta dalla valorizzazione delle strade della transumanza per ribaltare le logiche di utilizzo del suolo, che hanno prevalso per troppo tempo. E di trasformare, piuttosto, i vincoli in valori positivi per fare impresa, agricoltura, trasformazione dei prodotti della terra, allevamento, nuova agricoltura e innovazione alimentare, turismo, attività culturali o gestione di beni culturali, sport o pratiche di benessere psico-fisico”.

Vedi anche: Regione Puglia: sottoscritta convenzione per completare il Quadro di Assetto dei Tratturi

Nel 2021 è nato uno spazio sul portale “Puglia Partecipa” intitolato “I TRATTURI DI PUGLIA: UNA RISORSA DA VALORIZZARE”, dove è possibile trovare informazioni sulle iniziative in atto. La rete tratturale pugliese costituisce un unicum nel panorama nazionale da salvaguardare e valorizzare che, tra l’altro, ben si integra nel discorso ancora più ampio dei Cammini di Puglia.

I Cammini, opportunità per il turismo e non solo

I cammini sono promossi da diversi decenni in paesi come la Spagna, qui generano un indotto di 200 milioni di euro all’anno con quasi mezzo milione di presenze. Anche in Portogallo e in Francia vi sono notevoli investimenti in infrastrutture e promozione.

Il programma regionale di interventi per realizzare il sistema integrato dei Cammini di Puglia, prevede un finanziamento (Fondo unico nazionale del turismo in compartecipazione a risorse già stanziate in bilancio regionale) di 3,2 milioni di euro per l’infrastrutturazione della rete dei cammini e degli itinerari culturali pugliesi. Tre saranno le aree extraurbane di vari comuni in tutte le province pugliesi interessate da interventi che riguarderanno: la realizzazione della segnaletica, delle aree di sosta, le installazioni artistiche e cartelli informativi e di benvenuto sulla Via Francigena e lungo gli altri cammini della Puglia; il recupero di edifici pubblici per la costruzione di ostelli e la messa in sicurezza dei percorsi.

Turismo lento, il sogno di molti italiani

Quasi la metà degli italiani desidera vivere esperienze di turismo lento a contatto con la natura, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, soprattutto tra gli under 40.

“È in continuo aumento il numero dei camminatori e la voglia di scoprire destinazioni autentiche e poco esplorate: la Puglia è pronta a cogliere queste opportunità destinando importanti risorse allo sviluppo dei cammini e al turismo sostenibile” – dichiara l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane.

Il direttore del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno,  evidenzia come la Regione abbia “lavorato intensamente dal 2016 alla costruzione di un sistema integrato di cammini e itinerari culturali connesso con il resto d’Italia e d’Europa principalmente attraverso la Via Francigena nel Sud – riconosciuta dal Consiglio d’Europa nel 2019 – e l’Appia Regina Viarum – in fase di candidatura a patrimonio UNESCO. Oggi – prosegue Patruno – andiamo a concentrare un ulteriore importante investimento per il completamento dell’infrastrutturazione leggera e i servizi dell’intero sistema regionale. L’obiettivo strategico è quello di dar vita ad un nuovo prodotto turistico-culturale, funzionale alla diversificazione dell’offerta e che sarà al centro della ‘fase 2’ del Turismo pugliese, tutta incentrata su qualità, unicità e autenticità.”

Sulla Via Francigena, principale cammino in Italia, le percentuali più cospicue di camminatori si riscontrano nel tratto del Lazio e della Toscana. Tuttavia, come certificato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), di cui la Regione Puglia è socia, la presenza dei viandanti è in aumento nel tratto sud del cammino, soprattutto in Puglia. Un dato destinato a crescere nei prossimi anni anche attraverso il lavoro di comunicazione di prodotto dell’Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione che, come dichiara il suo direttore generale, Luca Scandale, “ha già avviato azioni concrete per sensibilizzare i camminatori verso la nostra regione con la web series di ‘Puglia Fuori Rotta – Cammini edition’, curata da Lorenzo Scaraggi, e con la guida tascabile dei cammini scaricabile con download gratuito da viaggiareinpuglia.it. I cammini – conclude Scandale – sono uno dei prodotti del turismo en plein air su cui vogliamo puntare insieme al bike.”

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