
Tante iniziative in programma in tutta Italia contro il global warming. Necessarie azioni immediate e nette per tagliare le emissioni di CO2 in atmosfera, ma bisogna farlo oggi, altrimenti non si potrà più tornare indietro
Riparte il Fridays For Future. Il movimento lanciato a livello globale dall’attivista adolescente svedese Greta Thunberg per denunciare apertamente i pericolosi danni che l’inquinamento umano sta producendo al pianeta. Il movimento che si è creato spontaneamente intorno alla Thunberg è trasversale e imponente e, in pochissimo tempo, ha proliferato rapidamente in tutti i Paesi del mondo.
Covid e inquinamento
Con lo stop delle attività umane a causa del Covid, il pianeta ha avuto una brevissima pausa dall’inquinamento: in quei mesi, la natura è tornata a “respirare”: l’aria è stata più salubre, mentre gli animali hanno ripopolato zone in cui erano scomparsi, occupando perfino le città. Un breve momento di quiete subito corrotta con la ripartenza post Covid. Ma questa esperienza, pur avendo dimostrato platealmente la notevole incidenza delle attività umane sull’ambiente, non ha fermato alcuni governi “negazionisti” che, appena hanno potuto, hanno ripreso le attività inquinanti con maggiore vigore per recuperare il tempo perso.
È per questo che l’attenzione sul global warming e sul climate change non si è mai fermata, ma anzi si è consolidata. Con questo spirito, sono ripartiti i Fridays For Future.
Fridays For Future
Oggi, venerdì 25 settembre in tutto il mondo gli attivisti torneranno a far sentire le loro voci in tutte le città d’Europa e del mondo, smuovendo gli animi e le poltrone dei politici per convincerli, con dati alla mano, che sono necessarie azioni urgentissime per frenare il cambiamento climatico. Mancano ormai circa 7 anni al punto di non ritorno, superati i quali non si potrà più tornare indietro.
Legambiente Italia propone la campagna di mobilitazione “Save bees and farmers”. Ha come obiettivo raccogliere 1 milione di firme da presentare in Commissione Europea per adottare provvedimenti normativi che possano tutelare le api e gli insetti impollinatori, fondamentali per la biodiversità e per l’agricoltura. Se non si agisce subito, questi insetti, decimati dai pesticidi, entro il 2035 scompariranno del tutto e il mondo andrà incontro a problemi catastrofici. Legambiente, per questa ragione, vuole spingere verso un’agricoltura che non dipenda dai prodotti chimici ma che punti su attività e azioni mirate a rispettare l’ambiente.
Puliamo il Mondo
Contestualmente al Fridays For Future, Legambiente sta conducendo la campagna Puliamo il Mondo. Sono 3 giorni di volontariato ambientale all’insegna della sostenibilità. Con questo spirito, dal 25 al 27 settembre gli attivisti ripuliranno i centri urbani, le strade, le spiagge e i fiumi da Nord a Sud. Ricco il programma in Puglia. In molte città, i volontari raccoglieranno i rifiuti nelle zone più colpite del Tacco d’Italia, ripulendo il mare, le riserve naturalistiche e le zone di grande interesse ambientale, culturale e turistico.
L’ambiente e il Politecnico di Bari

Anche il Politecnico di Bari parteciperà all’iniziativa “Puliamo il Mondo”. Su impulso del Rettore, il prof. Francesco Cupertino, il gruppo di lavoro “Laboratorio della Sostenibilità”, coordinato dal prof. Michele Dassisti, ha organizzato stamani la pulizia del tratto di spiaggia compreso tra “Pane e Pomodoro” e “Torre Quetta” tra le 10.00 e le 13.00. L’attività di raccolta dei rifiuti sarà svolta da studenti, docenti, tecnici e amministrativi. L’iniziativa rientra nelle attività del Politecnico di Bari mirate a promuovere la sostenibilità in quanto membro dal 2015 della Rete Università Sostenibili (RUS).
Bisogna agire subito, non abbiamo un Pianeta B
Sono attività corali quelle di Fridays For Future e Puliamo il Mondo che stanno raccogliendo importanti consensi tra i cittadini e le istituzioni, sensibilizzando le comunità locali ad un migliore approccio alla natura e alle politiche ambientali, spingendo così anche la politica verso scelte più green.
La strada è tracciata e gli ingranaggi sono in moto. Ora è necessario che il treno dell’ambiente vada spedito a gran velocità verso la meta, senza interruzioni e decelerazioni, perché non può arrivare tardi. I tempi sono stretti, ma ce la possiamo fare, basta che ognuno di noi faccia la sua parte. Tutti abbiamo conosciamo la verità, non possiamo più negarla.