Tartaruga Caretta Caretta liberata a Manfredonia da Goletta Verde. Il video

Goletta Verde, storica campagna di Legambiente termina il suo monitoraggio nelle acque pugliesi liberando un esemplare di tartaruga  Caretta caretta e traccia un quadro tutto sommato positivo, per quanto riguarda l’inquinamento nei nostri mari.

 

Secondo quanto emerge dai prelievi effettuati dal 18 al 21 luglio, nelle acque che bagnano la costa pugliese, su 30 campionamenti sono sette quelli «fuori dai limiti di legge», di cui cinque «fortemente inquinanti». I risultati dell’indagine, che ha riguardato le zone in corrispondenza di fiumi, canali e torrenti, hanno tenuto conto di parametri microbiologici (presenza di enterococchi intestinali, escherichia coli), considerando fortemente inquinanti i risultati che erano più del doppio oltre i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione.

Zone critiche

Goletta Verde ha giudicato «fortemente inquinati» i campionamenti effettuati alla foce del torrente Candelaro a Manfredonia (Foggia); alla foce del canale contrada Posticeddu sul Litorale Apani a Brindisi; alla foce del canale Reale a Torre Guaceto, nel comune di Carovigno (Brindisi); sulla spiaggia di fronte al canale Ostone (Canale dei Cupi) a Marina di Lizzano (Taranto), e alla foce del torrente sulla litoranea di Ponente di Barletta.

Una tartaruga Caretta caretta torna libera in mare

tartaruga caretta caretta liberataAl termine del giro di ricognizione, i responsabili di Legambiente, hanno liberato questa mattina, nel Golfo di Manfredonia, un esemplare di Caretta Caretta (nella foto un momento della liberazione), curata dal Centro Recupero Tartarughe Marine di Manfredonia. Un’occasione questa per tenere alta l’attenzione sulla presenza dei rifiuti di plastica nei nostri mari.

Per tutte e sette le specie conosciute di tartaruga marina è stata documentata l’ingestione o l’intrappolamento in rifiuti marini, rappresentati da plastica per circa il 90%.

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Goletta verse:monitorare e sensibilizzare

«In Italia – dichiara Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde – la biodiversità sta rapidamente diminuendo anche a causa dell’inquinamento legato al marine litter (cioè la spazzatura in mare) che ha conseguenze sulla salute dei cittadini, sull’economia e sui settori come la pesca e il turismo. Per questo, anche quest’anno con la Goletta Verde, oltre a monitorare lo stato di salute del mare e delle coste, affronteremo tutte le criticità che incombono sul nostro ecosistema marino e costiero, a partire proprio dal marine litter che costa all’UE ben 476,8 milioni di euro l’anno; la nostra sarà un’azione di sensibilizzazione delle persone sui danni diretti e indiretti che i rifiuti in mare e spiaggiati, frutto della cattiva gestione dei rifiuti a monte ma anche dell’abbandono consapevole, causano in primis all’ecosistema e alla biodiversità».

(Le riprese del video sono di Alessandra Benvenuto)

 

 

 

 

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