Svizzera: la bicicletta entra nella Costituzione per la mobilità sostenibile

La bicicletta è pronta a entrare nella Costituzione in Svizzera. È l’effetto del referendum consultivo che si è tenuto il 23 settembre scorso.

Svizzera: il popolo vuole che le piste ciclabili vengano sostenute secondo lo stesso principio dei percorsi pedonali e dei sentieri. Il 73,6% dei votanti ha deciso di inserire un mandato in tal senso nella Costituzione federale.

Svizzera, la proposta sostenibile

Nel 2015, alcuni partiti e associazioni avevano lanciato l’iniziativa per la bici. Lo scopo era obbligare la Confederazione a promuovere i percorsi ciclabili. Secondo il Consiglio federale e il Parlamento questa iniziativa aveva pretese troppo elevate.

Hanno così presentato un controprogetto che attribuisce alla Confederazione unicamente il compito di sostenere e coordinare misure in favore dei percorsi per le biciclette, così come fa già per i percorsi pedonali. Di fronte a questo controprogetto, l’iniziativa è stata ritirata e il referendum ha interessato la proposta del Consiglio federale e Parlamento.

Svizzera: il decreto per le piste ciclabili 

È stato pertanto deciso di modificare la Costituzione affinché alle vie ciclabili sia riservato, sul piano giuridico, lo stesso trattamento previsto per i sentieri e i percorsi pedonali. Alla Confederazione saranno affidati il compito di emanare principi in materia di vie ciclabili e la facoltà di sostenere e coordinare i provvedimenti dei Cantoni e di terzi a favore di tali vie, ad esempio definendo standard nazionali per le vie ciclabili o fornendo geodati per cartine e applicazioni digitali. Le competenze dei Cantoni e dei Comuni saranno rispettate, poiché la Confederazione interverrà solo a titolo sussidiario.

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Svizzera: il cellulare alla guida in bici

Mobilità sostenibile: provvedimenti in Svizzera e Paesi Bassi
Mobilità sostenibile: provvedimenti in Svizzera e Paesi Bassi

Intanto i Paesi Bassi si preparano a vietare l’uso dei telefoni cellulari in bicicletta. La proposta di legge prevede che diventi reato l’utilizzo di un dispositivo elettronico di tipo mobile (smartphone e tablet) mentre si è alla guida di qualsiasi veicolo, includendo quindi anche le biciclette.
L’obiettivo è quello di introdurre la nuova norma a partire dal 1 ° luglio 2019.

Ai cittadini olandesi conducenti di auto e camion era già stato vietato l’uso dei telefoni cellulari senza una connessione che garantisse al guidatore di avere le mani libere, con una multa massima prevista di 230 euro.

La ratio del ministero è semplice: Se sei responsabile della guida di un veicolo nel traffico non importa quale tipo di mezzo di trasporto tu abbia scelto, non dovresti essere in possesso di apparecchiature elettroniche mobili in grado di distrarti dalla guida“.

La nuova normativa è stata ideata dopo che le statistiche hanno dimostrato la forte incidenza del dispositivo elettronico nei casi di incidente. Secondo i dati del ministero i telefoni sono stati la causa del 20% degli incidenti in bicicletta che hanno coinvolto i minori di 25 anni. E non ci sarebbe bisogno di un referendum: secondo un sondaggio realizzato dal ministero dei trasporti e dell’ambiente olandese, tre olandesi su 4 si sono detti favorevoli all’iniziativa di legge.

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