
Quasi 3mila interventi per 430 milioni. Nicola Bonerba (ANCE Puglia): “Misura efficace ma rischia di fallire per l’aumento fino al 200% dei prezzi delle materie prime”. PNRR una boccata d’ossigeno per la Puglia. Patty L’abbate (M5S): “I sindaci non vanno lasciati soli”
Continua e si rafforza anche in Puglia, come nel resto d’Italia, l’ottima performance del super ecobonus 110%, evidenziata già nei mesi estivi: a livello regionale si contavano 2.980 interventi legati a questo strumento fiscale con almeno una asseverazione protocollata al 30 settembre per un valore di 430 milioni di euro (46.195 interventi in Italia per 7,5mld di euro – elaborazione di ANCE su dati Enea – MISE). L’importo medio per intervento in Puglia è di poco superiore a 144mila euro contro la media nazionale attestata sui 162mila euro.
Secondo il presidente dell’ANCE Puglia Nicola Bonerba, questa misura si sta dimostrando molto efficace per rilanciare un settore come quello dell’edilizia, in crisi da oltre un decennio, e contribuirà anche a far raggiungere importanti obiettivi di sicurezza sismica ed efficienza energetica. «Questa dinamica – precisa Bonerba – è stata sicuramente favorita dallo snellimento delle procedure previsto con il Decreto Semplificazioni fortemente richiesto dall’Ance. Adesso il nostro auspicio è che la misura possa essere resa sistemica con una proroga almeno fino al 2023».
«Eppure – ha specificato il presidente pugliese dei costruttori – le opportunità offerte da queste misure agevolative per il settore dell’edilizia rischiano di fallire a causa della crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime con rincari che, per quanto riguarda l’acciaio, superano il 200%, incidendo in modo rivelante sui bilanci delle imprese di costruzione».
PNRR, l’edilizia se ne può avvantaggiare
Anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), destinando al settore quasi la metà dei fondi, circa 108 miliardi di euro, riconosce che l’edilizia è uno dei pilastri su cui si fonda la ripresa del Paese, partendo proprio dal Mezzogiorno.
«Insieme al suberbonus 110% – ha continuato Bonerba – queste risorse, di cui il 40% è destinata proprio al sud Italia, rappresentano un’occasione imperdibile per colmare il gap che da sempre ci divide dal resto del paese, puntando su sostenibilità, efficientamento energetico, innovazione tecnologica e trasformazione digitale».
«La ripresa è in atto – ha concluso Bonerba – riscontriamo dalle casse edili, infatti, che l’occupazione nel settore cresce dell’11%, con il 50% in più di ore di lavoro svolte nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Occorre ora incentivare e spronare le imprese a investire su formazione e sicurezza sul lavoro, premiando quelle che si distinguono in tal senso».
PNRR, Patty L’Abbate (M5S): “I Comuni non siano lasciati soli nella gestione”

Sui fondi destinati dsl PNRR al Sud interviene anche la senatrice Patty L’Abbate, Membro della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali), ma con l’occhio rivolto alle opere pubbliche in Puglia, che considera strategiche per la ricucitura non solo urbana ma soprattutto sociale. “Come il nodo ferroviario di Bari o progetti di rigenerazione ad Andria e in tante altre realtà della nostra regione. Il Governo Draghi sta dimostrando competenza e attenzione nei confronti della Puglia e del Sud Italia. Finanziare 400 milioni di euro per ben 21 progetti è una vera boccata di ossigeno per ripartire. L’auspicio è che queste risorse siano utilizzate in tempi rapidi, come ci chiede l’Europa, mettendo a disposizione dei Comuni tutti gli strumenti e le risorse umane dedicate per progetti di qualità e facilmente realizzabili” Quindi l’affondo: “I sindaci non possono essere lasciati soli in questa importante partita. Il PNRR si dimostrerà una straordinaria opportunità per far ripartire la locomotiva Puglia e per innalzare la qualità della vita e i livelli occupazionali”.